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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Politiche 2018

Di Battista: "Se votano di nuovo Berlusconi, il problema sono gli italiani"

"Vorrei un Paese più pulito" dice l'esponente del M5s. E sui rendiconti: "In questi 5 anni ho restituito 220 mila euro di stipendio, soldi che mi servirebbero e oggi siamo sotto attacco da parte chi non si è mai tagliato un euro di stipendio"

"Io dissi una cosa, la rispettom non come Renzi che disse che avrebbe lasciato la politica dopo il referendum e invece sta ancora là". Lo ha detto Alessandro Di Battista a Fabio Fazio, nel corso di una lunga intervista a Che tempo che fa.

"Io dissi nel 2014 che non mi sarei ricandidato, se il M5S come spero andrà al governo non sarò nella squadra dei ministri che Di Maio presenterà nei prossimi giorni", ha chiarito l'esponente dei 5 stelle. Molti i temi toccati.

Berlusconi

"In questi 5 anni ho combattuto la corruzione e ho fatto denunce importanti, ciononostante è troppo comodo prendersela solo coi politici, gli italiani si devono assumere le loro responsabilità" dice Alessandro Di Battista. "L'assenza di partecipazione ha generato certi mostri, l'ho detto in modo sincero. Se 25 anni di Berlusconi e delle sue menzogne e altri 5 anni di menzogne di altri soggetti politici non sono bastati per capire la loro pericolosità politica e sociale significa che il problema non sono solo loro ma anche gli italiani. Vorrei un paese più pulito per me e per mio figlio".

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Le critiche sui rendiconti

"In questi 5 anni ho restituito 220 mila euro di stipendio, soldi che mi servirebbero e oggi siamo sotto attacco da parte chi non si è mai tagliato un euro di stipendio, prendono rimborsi e vitalizi, perchè un paio di deputati non avevano ancora restituito i soldi, siamo gli unici a non avere una sede, a non aver preso un euro". Così Di Battista replica alle critiche sul sito dei rendiconti dei parlamentari a 5 stelle.

Le Iene hanno pubblicato online un servizio sul “caso rendiconti” del M5S che coinvolge dieci parlamentari, i quali non avrebbero restituito la somma prevista dal regolamento interno del movimento.

"A Macerata atto fascista"

"Per me è stato un atto fascista, terrorista e violento. Ma le cose non migliorano facendo minuti di raccoglimento" ha chiarito Alessandro Di Battista a proposito dei fatti di Macerata. "Condannare qualsiasi forma di violenza non è silenzio, provare a stumentalizzare una tragedia umana non ci appartiene - ha aggiunto l'esponente M5S -. In Italia esistono due tipi di fascismo, anche certo antifascismo: in questi giorni qualche nostalgico va in giro con una camicia nera ma c'è anche qualche ragazzo dal volto coperto che picchia un carabiniere per strada. Due situazioni molto anacronistiche secondo me. L'unico modo per contrastare fascismo e xenofobia è investire nello stato sociale e il M5s è riuscito anche a incanalare una certa rabbia".

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