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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Politiche 2018

Liberi e Uguali, caos liste e appello a Grasso: "Così si rompe tutto"

Malumori per la composizione delle liste per le elezioni politiche: e il tempo sta per scadere. Il deputato Piras: "Le liste sono deboli, contrastate, escludenti, chiuse all’innovazione"

La nuova lista di sinistra guidata da Pietro Grasso non trova la quadra per la composizione delle liste per le elezioni politiche: e il tempo sta per scadere.

"Rivolgo un estremo appello a Pietro Grasso e ai gruppi dirigenti di Liberi e Uguali affinché si ponga immediato rimedio a quanto sta accadendo in tante realtà regionali, compresa la Sardegna, sulla formazione delle liste - fa sapere il deputato Michele Piras -. Chiedo a tutti i dirigenti nazionali di LeU e al capo politico della lista se sono convinti davvero di ottenere un risultato elettorale dignitoso ed all’altezza delle sfide che attendono la sinistra procedendo in questa maniera".

Caos liste per LeU

"I territori - continua Piras - sono in rivolta in tutto il Paese e le liste sono deboli, contrastate, escludenti, chiuse all’innovazione. Nonostante gli appelli si procede con l’imposizione di candidature estranee e non condivise dai territori, si esercitano irricevibili e sgradevoli veti su tantissimi deputati e senatori uscenti, si sta mortificando il processo partecipativo territoriale collegialmente deciso nelle scorse settimane, abusando ovunque dello strumento delle pluricandidature.

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"Così si rompe tutto"

"Così si rompe tutto. Sia chiaro. Chi ritiene che lo strumento siano gli elettori e le persone, non le formazioni politiche ha già perso. Ed è ciò che si sta producendo: l’ennesima devastante sconfitta della sinistra. Cosa dice dunque colui al quale abbiamo attribuito la massima responsabilità di rappresentanza a tutela del presente e del futuro di una formazione politica che si voleva di Liberi e Uguali?"

Il tempo scarseggia, ma Piras non ha perso le speranze: "Mi auguro presto che si possa esprimere per tentare, almeno in zona Cesarini, una composizione che rassereni coloro che dovranno fare la campagna elettorale e che eviti l’omicidio in culla del neonato. La mia candidatura resta a disposizione, in posizione di eleggibilità o anche solo per dare una mano e portare alla lista il pezzo di consenso che sono in grado di generare, ma a condizione inderogabile che venga rispettata l’autonomia dei territori, la sovranità di chi opera in mezzo alle persone, la dignità di chi mette a disposizione braccia, intelligenza, tempo e risorse per la sinistra”.

Malumore di Civati

Pippo Civati non gradisce dal canto suo lo scarso peso attribuito al suo nuovo partito Possibile: "Se continua così io mi ritiro". Solo tre posti semisicuri nel prossimo Parlamento per la sua formazione, e lui stesso per far spazio a Laura Boldrini a Milano è stato dirottato a Brescia, dove il rischio di non prendere seggi è molto elevato.

Si lavora fino all'ultimo per limare le liste, certo è che in molti resteranno delusi. Impossibile accontentare tutti dato che su una pattuglia parlamentare uscente di oltre 80 persone, solo la metà tra Camera e Senato sarà rieletta in base ai sondaggi. La strada verso il 4 marzo è tutta in salita.

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