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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018 Italia

Cappato: "Non mi candido", appello ai candidati su 9 temi di scienza e libertà

L'annuncio all'indomani della decisione dei giudici di Milano di mandare alla Corte Costituzionale gli atti sul processo per la morte di Dj Fabo

Il leader dell'Associazione "Luca Coscioni", Marco Cappato, non sarà in corsa alle prossime elezioni politiche. L'annuncio in una conferenza stampa alla Camera, all'indomani della decisione dei giudici di Milano di mandare alla Corte Costituzionale gli atti sul processo per la morte di Dj Fabo.

"Ho ritenuto che i giudici della Corte di Assise dovessero essere liberi al massimo di potere prendere la loro decisione indipendentemente dalla politica e dalle elezioni. Naturalmente sostengo e promuovo la Lista Più Europa con Emma Bonino".

L'appello ai candidati su 9 temi di scienza e libertà

Un appello a tutti i candidati e leader dei partiti a impegnarsi su nove grandi temi della scienza e delle libertà, dalle staminali all'eutanasia, alla legalizzazione della droga fino alla disabilità. Arriva dall'associazione Luca Coscioni, in primis da Marco Cappato.

L'appello è stato lanciato durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati, contestualmente all'hashtag #TiVotoSeTiImpegni.

"Noi ci rivolgiamo a tutti i candidati di tutti i partiti e ai loro leader perché prendano l'impegno finalmente di discutere anche di eutanasia legale. La nostra proposta di legge attende di essere discussa oramai da 4 anni e mezzo, così come chiediamo di impegnarsi sui temi della libertà di ricerca scientifica e di diritti individuali dai quali dipende il futuro dei cittadini ma dei quali non parla quasi nessuno in campagna elettorale".

Per Cappato: "La legge sul testamento biologico ha dimostrato che le libertà civili vengono approvate se non si ragiona per gregge o fazione, ma ciascun parlamentare con la propria testa: è stata una vittoria trasversale di tanti schieramenti e tanti partiti. Nuove conquiste sulle libertà civili, dal matrimonio egualitario all'eutanasia legale alle altre norme sulla fecondazione assistita, le conquisteremo se si saprà lavorare laicamente e in modo trasversale, come l'Associazione Luca Coscioni da sempre chiede".

Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni e da anni in prima linea per l'approvazione della legge sull'eutanasia, annuncia di voler portare avanti la propria battaglia con nuove azioni di disobbedienza civile.

"Quando ieri ho sentito l'elenco lunghissimo della sentenza, ho trovato e ho sentito dei documenti citati dal giudice che Piergiorgio aveva già studiato attraverso internet. Lui mi ha aveva confermato: al dottore non succede niente; invece io gli dicevo sempre che non si può pretendere che il medico vada in galera per una persona, ma Piergiorgio mi aveva sempre risposto: al medico non succede mai nulla. Lui aveva ragione. La cosa più importante è la nostra disobbedienza civile, voglio continuare e sarò sempre per strada. Ho tante persone che proprio ieri mi hanno chiesto aiuto".

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