rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Pensioni

Pensioni, flat tax e candidato premier: duello a distanza tra Berlusconi e Salvini

Sfida all'ultimo voto sul nome da indicare per Palazzo Chigi. Salvini apre all'alleato: "Se Forza Italia prende un voto più di noi, sceglie il presidente del Consiglio". Ma su tasse e previdenza le divergenze restano evidenti

Tajani sì, Tajani no. Draghi? Va bene anche Draghi. "Se condivide il programma non ci saranno problemi" (Salvini). E le pensioni? Se per il leader leghista la legge Fornero è da abolire, Berlusconi nicchia e rimanda la patata bollente al dopo 4 marzo: ma il suo – in tutta evidenza - è più no che un sì, diciamo. E poi c’è la Flat tax, che Salvini vorrebbe al 15%, mentre Berlusconi non si schioda dal 23. Per ora i due alleati fanno buon viso a cattivo gioco fingendo unità d’intenti, ma cosa accadrà dopo il 4 marzo in caso di vittoria del centrodestra? La partita è molto complicata, a cominciare dal nome da indicare come premier.

Nelle ultime ore i due leader sembrano aver trovato un’intesa, ma quella tra Salvini e Berlusconi ha tutta l’aria di essere una tregua armata. E d’altra parte le giravolte e i colpi di scena finora non sono certo mancati. "Se la Lega avesse più voti di Forza Italia, c’è un accordo preso tra gli alleati e con assoluta lealtà accetteremmo e sosterremmo Salvini premier, ma sono sicuro che vinceremo noi", dice Berlusconi da Fazio.

Salvini: Tajani o Draghi premier solo se fedeli a programma

Gli fa eco l’altro Matteo sul Quotidiano Nazionale: "Io rispetto i patti. Se Forza Italia prende un voto più di noi, sceglie il presidente del Consiglio. E purché accetti il programma che abbiamo firmato tutti, non ci sono veti". E se il premier scelto da Forza Italia fosse Antonio Tajani, il presidente del Parlamento europeo o Mario Draghi, il presidente della Bce? "Se sceglie Forza Italia sceglie Forza Italia. Ripeto, se condivide il programma, non ci saranno problemi".

Elezioni Politiche 2018: i candidati (FOTO ANSA)

Sulla carta l’accordo c’è, ma cosa accadrebbe in caso di vittoria dell’altro? Su Facebook il leader leghista ostenta sicurezza. "La prossima volta tornerò da Presidente del Consiglio", scrive postando il video del suo intervento a Domenica Live. Staremo a vedere. Il duello è solo all’inizio. Proprio a Domenica Live, però, Salvini ha fatto capire che su alcuni punti non sarà disposto a transigere. E se sul candidato premier sembra tendere la mano all’alleato, sulle previdenza l’orizzonte per il dopo-voto è un po’ meno roseo.

Elezioni, emergenza lavoro: i disoccupati non lo cercano più e ci mettono in coda all'Ue

Domenica Live, Salvini parla di pensioni e legge Fornero

Intervistato da Barbara D’Urso il leader della Lega fa capire che non è disposto a cedere di un centimetro. “La legge più sbagliata che il parlamento ha approvato negli ultimi anni è la legge Fornero - ha detto Salvini -: io non vedo l’ora di cancellare la legge Fornero”.

"Andare in pensione dopo aver pagato 41 anni di contributo è un diritto sacrosanto. Noi stiamo rubando anni di vita a chi ha 50 anni che si era fatto un progetto di vita e che i suoi nipotini li vede in foto una volta ogni tanto perché lo Stato li fa lavorare fino a 70 anni. Ma soprattutto rubiamo il posto di lavoro ai giovani. Se tu tieni su la gente fino a 70 anni, i giovani scappano".

Il rebus coperture e la teoria della lavastoviglie

Su Canale 5 Salvini ha poi enunciato quella che chiameremo la “teoria della lavastoviglie”:

"Se tu a una persona di 62 anni finalmente riconosci il diritto alla pensione magari questa persona fa una vacanza dopo 30 anni. Si compra una lavastoviglie. E se compra una lavastoviglie c’è un commerciante che vende una lavastoviglie, c’è un operaio che lavora per costruire quella lavastoviglie. Pagano le tasse allo Stato. Io voglio che in Italia la gente possa tornare a sorridere e a fare i nonni perché è la cosa più bella del mondo che stanno negando a milioni di italiani, e permettere ai giovani di cominciare a lavorare".

Salvini da Barbara D'Urso: il video

E l’ex Cavaliere? Anche di recente, in un’intervista al Sole, Berlusconi ha rimarcato che Jobs Act e legge Fornero "sono due leggi sbagliate, ma noi non abbiamo alcuna intenzione di ripristinare la situazione precedente". Non si tratta di una divergenza da poco, considerando i costi della riforma: eppure Salvini ha più volte dichiarato che la cancellazione della Fornero è "il primo punto del programma del centrodestra".

Flat Tax e altri possibili motivi di attrito

Quello della previdenza resta un capitolo spinoso, ma non è l’unico possibile motivo di divisione tra Lega e Fi. Sulla Flat tax, lo abbiamo accennato poc’anzi, i due leader restano sulle rispettive posizioni. Berlusconi vorrebbe fissare l’aliquota unica al 23%, mentre la Lega "al 15 per cento da applicarsi alla base imponibile familiare, con deduzione di 3 mila euro per componente" (fonte LaVoce.info). 

E ancora: sui vincoli di bilancio imposti dall’Europa le idee dei due leader sono diverse. "Io sono per mantenere gli impegni e lo faremo se sarà possibile" ha dichiarato di recente l’ex Cavaliere riferendosi al vincolo del 3% nel rapporto deficit/Pil. Parole che, come riporta il Sole 24 Ore, hanno irritato il segretario del Carroccio: "Berlusconi si atterrà a quello che tutti abbiamo firmato, come mi atterrò io". E poi, ancora: partendo dall’evidenza che realizzare tutti i punti del programma sarà impossibile, a quale delle tante riforme annunciate dare priorità? I caso di vittoria Berlusconi e Salvini dovranno sedersi ad un tavolo per trovare un compromesso. E non sarà facile. 

Pensioni, la piattaforma Inps per il calcolo dell'Ape Volontario

Silvio Berlusconi ospite da Fabio Fazio (video Askanews)

Elezioni 2018

Come si votacandidatisondaggiprogrammi

Tutti gli articoli dello speciale elezioni

Elezioni politiche | Elezioni Lazio | Elezioni Lombardia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensioni, flat tax e candidato premier: duello a distanza tra Berlusconi e Salvini

Today è in caricamento