Emma Bonino, ministro degli Esteri: la scheda
Ex ministro, commissario Ue, parlamentare e eurodeputata
Nata in Piemonte 65 anni fa, Emma Bonino, leader radicale, ex commissario europeo, è il nuovo ministro degli Esteri italiano.
Laureata in lingue moderne all'università Bocconi nel 1972, è stata eletta la prima volta in Parlamento nel 1976, e poi rielette nel 1979, 1983, 1987, 1992, 1994 e 2006. E' stata vicepresidente del Senato la scorsa legislatura. Nel 2006 è stata ministro ministro delle Politiche comunitarie e il Commercio estero nel secondo Governo Prodi. Eletta al Parlamento europeo nel 1979, nel 1984 e nel 1999, segretario del partito radicale transnazionale, è stata indicata dall'allora premier Silvio Berlusconi come commissario europeo (politica dei consumatori, della politica della pesca e dell`Ufficio Europeo per l`Aiuto Umanitario d`Urgenza) dal 1994 al 1999. Esperta di mondo arabo, all'indomani del genocidio in Rwanda ha compiuto diversi viaggi nella regione dei Grandi Laghi in Africa e durante la guerra in ex Jugoslavia è stata molto presente nei Balcani, così come in altre zone di crisi (Somalia, Sudan, Kurdistan, Afghanistan).
Insieme a Marco Pannella è stata protagonista di molte battaglie radicali nel corso dei decenni, come la campagna al referendum per l'aborto del 1975 e contro l'energia nuclerare nel 1986, i temi delle libertà individuali, della Costituzione, del carcere.
Ha avuto un ruolo fondamentale nella convenzione per l'abolizione della pena di morte all'Onu. Candidata (sconfitta da Renata Polverini) dal Pd per la Regione Lazio, il suo nome è stato ipotizzato per la Presidenza della Repubblica anche alle ultime elezioni che hanno portato alla conferma di Giorgio Napolitano.