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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Crisi economica

In un dossier l'insostenibile sistema Equitalia

L'associazione Codici pubblica un rapporto "Sos debiti" frutto del lavoro dello sportello in tutela delle "vittime" dell'organo di recupero crediti: "Nei primi quattro mesi del 2012 domande aumentate del 53%"

Ora è tutto nero su bianco in un rapporto. Le richieste di aiuto contro Equitalia sono aumentate del 53,85% da gennaio ad aprile 2012. E' l'allarme lanciato dall'associazione Codici - Centro per i diritti del cittadino - che ha presentato il dossier "Sos debiti: difenditi da Equitalia".  L'osservatorio privilegiato di Codici è uno sportello al quale i cittadini "vittime" di Equitalia possono rivolgersi ogni giorno.

"Da gennaio ad aprile 2012 sono arrivate 350 segnalazioni relative a problemi di sovra indebitamento. Ma a lasciare senza parole sono il numero di persone che dal 2012 si sono rivolte allo sportello perchè, tra i vari problemi economici, si sono viste recapitate cartelle esattoriali Equitalia con importi da capogiro e anche ipoteche sugli immobili". 

Il dato "allarmante" recita che "nei primi quattro mesi del 2012 le richieste di aiuto sono umettate del 53%". Ecco alcuni casi emblematici: per una cartella esattoriale di 322.830, 41 euro una "vittima" si è vista decurtare l’intera pensione di circa 1.000 euro. E’ quello che è successo ad pensionato malato di cuore che si è visto pignorare la pensione di invalidità di 813,09 euro mensili e l’assegno di invalidità civile di 234,00 euro mensili. "Un’ ingiustizia ai danni di un cittadino con gravi difficoltà economiche e di salute, confermata anche da una sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che le pensioni erogate dall’Inps. e dall'Inpdap sono pignorabili nella misura di un quinto e non nella totalità come sta accadendo al nostro assistito". 

SCARICA IL DOSSIER "SOS DEBITI: DIFENDITI DA EQUITALIA"

Non mancano, inoltre, casi definiti "fuori da ogni logica", come le cosiddette “cartelle lumaca, così lente da arrivare con 34 anni di ritardo". Risale al 1978, infatti, il debito per il quale M.A. deve pagare 610,10 euro ad Equitalia. Quindi la storia di G.V., un pensionato di 85 anni a cui è stato recapitato non solo il fermo amministrativo dell’auto ma anche l’iscrizione di ipoteca all’appartamento in cui vive. Secondo una recente sentenza "è illegittimo il preavviso di fermo amministrativo dell’autovettura, emesso da Equitalia E.TR. s.p.a., se per il credito che si vuole garantire l’agente della riscossione ha precedentemente iscritto anche un’ipoteca sull’immobile del debitore".

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