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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Roma

Forum Pa, contestato il ministro Madia: "Riforma truffa, no ai licenziamenti"

Duecento lavoratori che rischiano di perdere il posto con la riforma della motorizzazione civile hanno fatto ingresso al centro congressi La Nuvola dove il ministro Madia e il sindaco Raggi tenevano a battesimo la prima giornata del Forum Pa. La cronaca e le immagini

ROMA - Doveva essere la grande festa della pubblica amministrazione ma la giornata inaugurale del Forum Pa è stata contrassegnata dalla clamorosa contestazione al ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia da parte dei lavoratori di ACI informatica. L'annosa vertenza vede oltre 500 persone a rischio licenziamento come conseguenza della riforma della motorizzazione civile e la programmata abolizione del pubblico registro automobilistico.

In oltre duecento questa mattina hanno varcato l'ingresso del centro congressi La Nuvola mimetizzandosi tra gli addetti ai lavori all'incontro annuale che mette a confronto le proposte delle imprese che lavorano nella pubblica amministrazione. Al termine della cerimonia di saluti, alla presenza del ministro Madia e del sindaco di Roma Virginia Raggi, tra il pubblico sono spuntate le bandiere rosse di Aci Informatica. Tra le urla di rabbia di quanti rischiano di perdere il proprio posto di lavoro i responsabili sindacali hanno tentato di salire sul palco e raggiungere la responsabile del dicastero della funzione pubblica.

"Siamo oltre 200, ci siamo accreditati omettendo di specificare nelle credenziali di lavorare per Aci Informatica per non dare nell'occhio", confidano a chi scrive mentre il ministro Madia accetta di incontrare le rsu in una stanza privata. Sotto le camicie ora aperte si vedono le magliette che portano stampate le parole chiave della vertenza: "decreto truffa", "40 anni di lavoro", "aumento dei costi per i cittadini", "degrado del servizio pubblico", "no agli interessi dei privati". Dalla Madia le rassicurazioni che nessun posto di lavoro verrà tagliato, un impegno anche dal sindaco di Roma Virginia Raggi a prendersi cura della vertenza. 

La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici di Aci Informatica contro l’accorpamento PRA-Motorizzazione, secondo lo schema previsto nel decreto legislativo che attua, appunto, l’unificazione prevista due anni fa dalla riforma Madia per quanto riguarda "la razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico", approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 febbraio.

I sindacati sostengono che la bozza dello schema di decreto legislativo del ministero delle Infrastrutture “realizza l'obiettivo del documento unico di circolazione attraverso disposizioni che determinano una soppressione di fatto dell'archivio Pra con conseguente perdita degli oltre 500 posti di lavoro di Aci Informatica e problemi occupazionali per altre centinaia di lavoratori e lavoratrici delle altre società controllate dall'Aci e dell'indotto”. I funzionari del ministero che hanno incontrato i rappresentanti sindacali di Aci Informatica hanno però smentito un simile scenario, ricevendo rassicurazioni sul fatto che per il dicastero guidato da Marianna Madia dalla riforma “non devono derivare problemi occupazionali”.

L'avvisaglia di quanto il sistema può essere messo in crisi è arrivata solo qualche giorno fa quando il sistema dello STA - Sportello Telematico dell’Automobilista - si è bloccato. Lo STA è il sistema pubblico che garantisce al cittadino di poter vendere la propria autovettura attraverso una Agenzia di pratiche auto. All'origine proprio uno sciopero di ACI informatica, società privata che ha bloccato lo STA, per cui per molti cittadini è stato impossibile procedere alla compravendita. 
 

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