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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Toninelli "cancella" Fs con un post: "Cda azzerato, ora cura del ferro per pendolari"

Tabula rasa governo sulle ferrovie: a rischio la fusione tra Fs e Anas. Intanto il ministro dei trasporti promette un giro di vite nella gestione dell'azienda: "Più sicurezza e di qualità per i pendolari"

La comunicazione arriva con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha annunciato la decadenza dell'intero consiglio d'amministrazione delle Ferrovie dello Stato (Fs).

"Ho appena firmato - si legge nel post del ministro - la decadenza dell'intero Cda di FS per chiudere con il passato".

"Siamo il governo del cambiamento e pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico".

Come si affrettano a spiegare fonti del ministero "non si tratta di occupazione di poltrone", ma sarebbe stato il consiglio di amministrazione di Ferrovie ad avere in qualche comodo costretto il governo al colpo di mano. L'assemblea dei soci per il rinnovo dell'Organo di Amministrazione o un'assemblea in forma totalitaria dovranno tenersi entro il 31 luglio prossimo. 

Fs, il governo fa tabula rasa del Cda

Il ministro dei trasporti promette un giro di vite nella gestione dell'azienda, a lungo monopolitista nel settore dei trasporti su ferro.

"Ora la barra si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti" spiega Toninelli auspicando come "cura del ferro" possa svolgere un ruolo fondamentale.

Solo ieri un treno ha accumulato quasi 4 ore di ritardo sulla tratta Milano-Mantova a causa di un guasto alla linea aerea subito dopo Ponte Adda, nel Cremonese.

"Mi auguro che finalmente Rfi spenda i miliardi che ha a disposizione sulle tratte più fragili della rete". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Da settimane - ha aggiunto il governatore lombardo - siamo al lavoro per dare una svolta a una situazione ormai irreversibile. Vogliamo intervenire con la massima urgenza e determinazione, a partire dal cambio del management di Trenord cui affidare un mandato orientato innanzitutto a garantire efficienza e qualità del servizio per i pendolari".

A Roma intanto è stato sottoscritto un protocollo d'intesa con i vertici di RFI e FSSU per programmare opere e investimenti necessari a dotare la Capitale di nuove infrastrutture e a riqualificare intere aree vicine ai nodi ferroviari. Interventi precisi per garantire spostamenti più veloci, riducendo l'utilizzo dell'auto privata, quindi l'inquinamento e il traffico: come spiega Roma Today si parte dal nuovo nodo di scambio Pigneto, fino al nuovo piano urbanistico della stazione Tiburtina, il completamento dell'anello ferroviario Nord, la riqualificazione delle aree limitrofe alle stazioni Tuscolana, Trastevere, Porto Fluviale e Quattro Venti, fino alla stazione Ostiense

Stop alla fusione tra Fs e Anas?

Solo ieri i ministri Toninelli e Di Maio hanno dichiarato come fosse intenzione del governo di fermare la fusione tra il gruppo Fs e Anas. Oggi il numero uno dell'ente statale per le autostrade ha criticato la scelta del governo, azionista di Anas attraverso Ferrovie. "Per fare queste operazioni - spiega Gianni Armani - bisogna pensare in modo da non distruggere valore"

"Per noi - ha aggiunto - è fondamentale quello che abbiamo acquisito entrando nel gruppo Ferrovie, cioè l'autonomia finanziaria e la capacità industriale di essere azienda invece che pubblica amministrazione. Queste due cose proprio a beneficio dello Stato, del governo, e di tutte le istituzioni è importante che vengano preservate".

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