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Martedì, 16 Aprile 2024
politica estera

G20, Renzi tra i grandi del mondo: "Puntare su riforme e crescita"

I 'grandi della Terra' sono arrivati in Australia, a Brisbane, dove è in programma il vertice G20 per parlare di clima, crescita e tensioni internazionali. "In Italia stiamo facendo molte riforme", dice Renzi

ROMA - A Brisbane, in Australia, i "grandi del mondo" si sono dati appuntamento per il vertice del G20, un incontro per discutere dei temi più importanti del nostro pianeta: clima, crescita economica e tensioni internazionali.

Tra loro Barack Obama e anche il premier italiano Matteo Renzi, con il quale il presidente degli Stati Uniti ha avuto un colloquio informale prima dell'inizio dei lavori. Il numero uno della Casa Bianca ha subito annunciato l'intenzione di mettere a disposizione dei Paesi emergenti tre miliardi di dollari per combattere i cambiamenti climatici dovuti ai gas serra e all'inquinamento. Poi ha parlato di crescita: «In questi anni gli Usa hanno dato lavoro a più persone di tutte le economie sviluppate insieme. Ma non ci si può attendere che portino l'economia mondiale sulle loro spalle. Dunque il G20 ha la responsabilità di agire per stimolare la domanda, investire di più e creare posti di lavoro».

CRESCITA E RIFORME - «L'Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione: dobbiamo cambiare strategia come eurozona, come ci hanno suggerito Barack Obama e David Cameron». Così il premier Matteo Renzi intervenendo alla plenaria del G20, ricordando che «in Italia stiamo facendo molte riforme: fisco, giustizia civile, pubblica amministrazione, riforma costituzionale, corruzione ed evasione. E la più importante di tutte, la scuola».

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(foto Twitter @nomfup)

RENZI INCONTRA ANCHE PUTIN - Lungo incontro tra il premier Matteo Renzi ed il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del colloquio la situazione in Ucraina, in Libia ed in Siria. Renzi ha incontrato, oltre al collega australiano Tony Abbott con il quale ha parlato di crescita e lotta al terrorismo, anche quello indonesiano Joki Widodo. Al centro del colloquio i rapporti economici e culturali fra i due Paesi, anche in vista della collaborazione per Expo. «La crescita non viene solo dallo sviluppo dell'economia, ma anche da un investimento di lungo termine nella formazione e nell'educazione», ha sottolineato Renzi, che subito ha twittato il pensiero unanime emerso al vertice: «I grandi paesi del mondo condividono l'idea di fondo: l'austerità non basta. Servono investimenti e riforme. L'Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione. Dobbiamo cambiare strategia come hanno suggerito Barack Obama e David Cameron, stiamo facendo molte riforme a partire dal lavoro, fisco, giustizia civile, pubblica amministrazione, riforma costituzionale, corruzione ed evasione».

L'ACCORDO SUL CLIMA - Obama ha proseguito: «Nessun Paese è immune al cambiamento climatico, che è la maggiore sfida da affrontare. Se gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo, anche il mondo lo può fare» ha aggiunto. Lo storico accordo, annunciato congiuntamente dal presidente Usa e dal collega cinese Xi, prevede nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio degli Usa e l'impegno della Cina di fermarne l'aumento entro il 2030. L'amministrazione Usa si è impegnata a ridurre le emissioni del 25-28 % entro il 2025, sulla base dei dati fissati nel 2005.

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