Decadenza di Berlusconi: la Giunta per le elezioni vota "sì"

Mentre il suo Milan gioca in Coppa dei Campioni (al Cavaliere piace ancora chiamarla così) il presidente è diviso a metà tra San Siro e San'Ivo alla Sapienza. Gli occhi a Roma ma un orecchio a Milano.

E a Roma, il cortile di Sant'Ivo alla Sapienza è quello dei grandi eventi, invaso da giornalisti, cameramen, fotografi. I fari, dopo il videomessaggio di Berlusconi contro giudici (e) comunisti, gli occhi di tutti sono puntati alla Giunta delle elezioni del Senato. 

I primi ad arrivare sono stati i senatori del Pd Claudio Moscardelli e Giorgio Pagliari, seguiti da Enrico Buemi (Psi). Per l'occasione è stata predisposta una lunga corsia preferenziale che dall'ingresso del complesso fa accedere alla sede dell'organismo chiamato a pronunciarsi su una questione che probabilmente rimarrà nella storia. 

LA DIRETTA

La giunta per le elezioni del Senato ha bocciato con 15 voti contrari la relazione del Pdl Andrea Augello. E si è dunque pronunciata a favore della decadenza di Berlusconi da senatore.​

FUORI DALL'AULA - All'uscita dall'aula della Giunta il senatore Malan ha motivato così la decisione: "Abbiamo ritenuto non dignitosa la nostra partecipazione al voto finale in giunta dove l'esito era già ampiamente scontato". Con queste parole il senatore Nico D'Ascola (Pdl), con gli altri componenti del centrodestra in Giunta, annuncia a Sant'Ivo alla Sapienza, l'abbandono dell'organismo chiamato a decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi prima del voto finale. Al Pdl si sono uniti in questo gesto anche i componenti dei gruppi Gal e della Lega, dopo aver regolarmente, invece, partecipato alle dichiarazioni di voto e al voto sulle questioni preliminari della relazione Augello. 

Stesso tono e stesse parole nel commento del senatore Galan: "Assurdo essere puniti oggi per un fatto commesso in passato con una legge fatta appositamente contro di me. La nostra non è una protesta ma la non volontà di partecipare a un giudizio già scritto".

POLEMICA PDL - Come annunciato i sei membri del Pdl della Giunta per le elezioni del Senato hanno abbandonato i lavori poco prima del voto finale. E' questa la risposta dei "berluscones": le questioni preliminari della relazione Augello sono state infatti respinte con 14 no e 9 si la prima; 14 no e 9 si la seconda.

ANM “AGGREDITI” – Quando la Giunta è alle battute finali arriva la risposta dell’Anm (Associazione nazionale magistrati) al videomessaggio del Cav andato in onda nel pomeriggio: “Forte indignazione” per i “gravissimi attacchi alla magistratura” da parte di Berlusconi e che si risolvono “in una vera e propria aggressione ai principi su cui si fonda uno Stato di diritto”.

INTANTO A PALAZZO GRAZIOLI… - Un gruppo di supporter di Silvio Berlusconi si è radunato sponaneamente davanti a palazzo Grazioli, residenza romana del Cavaliere. I militanti si sono recati in via del Plebiscito sventolando le storiche bandiere di Forza Italia subito dopo il videomessaggio che annunciava la rinascita del movimento azzurro.

CASSON (PD) - "Il discorso di Silvio Berlusconi non influisce sui lavori della Giunta che opera secondo altre finalità: ci sono le leggi e la Costituzione da far rispettare". Queste le parole di Felice Casson (Pd) al suo arrivo alla Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato. Alla domanda se questa sia una battaglia vinta da parte del Pd, Casson replica: "Non è una questione da vincere, pareggiare o perdere ma di far rispettare le leggi. Potranno esserci stasera anche tre o cinque votazioni, quello che conta è che alla fine ci sarà il voto previsto dalle leggi".

L'ITER - Previste le dichiarazioni di voto finali di 10 minuti per ciascun gruppo, due votazioni su questioni pregiudiziali e il voto finale sulla relazione del senatore Andrea Augello. Il 'verdetto' sulla relazione e quindi sulla decadenza del Cavaliere da palazzo Madama è previsto intorno alle 22.