Doria vara la nuova Giunta a maggioranza "rosa"
Il neosindaco di Genova sceglie pochi politici e molti 'tecnici'. Ma soprattutto sei donne su undici. Tutte con nomine di primo piano.
Sei donne su undici. Altro che "quote rosa". Quella di Genova è una "giunta rosa". Dopo tante polemiche sul tema, il neo sindaco Marco Doria ha deciso che la sua sarà una squadra a maggioranza femminile.
Una scelta chiara, simbolica ma non solo. "Ho dialogato con tutti, società e partiti. Non ho avuto imposizioni da nessuno e non le avrei accettate". Rigore e serietà le parole d'ordine, "competenza" e una "larga presenza femminile".
Alle sei donne Doria ha assegnato compiti di primo piano e non deleghe secondarie, come purtroppo spesso accade per provare a rispettare di fatto, ma non nel merito, quella regola delle "quote rose" che tanto fa discutere in Italia.
E così ad Annamaria Dagnino, ex assessore della Provincia di Genova, è stato affidato l'incarico di gestire la Mobilità e il Traffico.
Paola Dameri, docente universitaria, si occuperà di Politiche sociali e della casa.
Elena Fiorini, avvocato, è chiamata ad occupare la poltrona di assessore alla Legalità e ai Diritti.Carla Sibilla, dirigente dell'Acquario "dal quale" ha spiegato "andrò in aspettativa", sarà il nuovo assessore alla Cultura e al turismo.
Valeria Garotta, ingegnere idraulico, è chiamata a gestire l'Ambiente.
Infine Isabella Lanzone, già dirigente del personale a Udine, sarà il nuovo assessore al Personale.
Completano la squadra, potremmo dire, Stefano Berini (vicesindaco e Urbanistica), Pino Boero (Scuola), Gianni Crivello (Lavori Pubblici), Francesco Oddone (Sviluppo Economico), Francesco Miceli (Finanze).