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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Altro che Global Compact, Salvini vuole raddoppiare i centri per le espulsioni

L'Italia non firma il Global Compact e mentre a Marrakesh i rappresentanti di 150 paesi del mondo siglano il "patto" che tutela il diritto alla migrazione, il ministro dell'interno auspica il pugno duro contro gli irregolari

Il Global Compact è stato formalmente approvato alla conferenza di Marrakech. La sigla del patto mondiale sulla migrazione redatto dall'Onu ha spaccato i leader europei come è stato evidente dall'appuntamento in corso in Marocco: l'accordo finalizzato ad assicurare una gestione "sicura, ordinata e regolare" dei flussi migratori.è stato infatti contestato dagli Stati Uniti e sulla stessa linea ci sono Australiae Repubblica Dominicana, ma anche Austria, Lettonia e i quattro paesi di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia).

Global compact, la posizione dell'Italia

L'Italia non si è presentata a Marrakech dove sono riuniti i leader e i rappresentanti di circa 150 paesi. Il governo aveva infatti annunciato la sospensione della firma del Global Compact in attesa di un voto parlamentare. 

Che cos'è il Global compact

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha definito il Global Compact una "roadmap per evitare sofferenze e caos", ribadendo che l'intesa non viola la sovranità degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce il rispetto dei diritti umani.

global compact marrakesh-2Il patto mondiale impegna i paesi partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite di Marrakech ad impegnarsi per una gestione "sicura, ordinata e regolare" dei flussi migratori.

"Noi non dobbiamo soccombere alla paura o alle false narrative", ha commentato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, denunciando le "numerose bugie" diffuse su questo accordo, che dovrà essere ora ratificato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre.

Il patto, ricordiamo, punta a realizzare 23 obiettivi, partendo dalla raccolta dei dati come base per le politiche da implementare. I punti cardine del testo sono la lotta alla xenofobia, allo sfruttamento dei lavoratori, il contrasto del traffico illegale dei migranti, l'assistenza umanitaria, il potenziamento delle politiche di integrazione, la messa a punto di programmi di sviluppo e la definizione di procedure di frontiera che rispettino la Convenzione sui rifugiati del 1951. I Paesi firmatari si impegnano inoltre a promuovere anche "il riconoscimento e l'incoraggiamento degli apporti positivi dei migranti e dei rifugiati allo sviluppo sociale" e a accordare un maggiore sostegno agli Stati che accolgono il maggior numero di rifugiati.

Migranti, nel mondo sono 258 milioni

Come evidenziano le stime dell'Onu, ci sono oltre 258 milioni di migranti in tutto il mondo che vivono fuori dal loro paese di nascita, ovvero circa una persona su trenta è costretta a lasciare il proprio Paese d’origine per cercare fortuna in uno Stato d’accoglienza. E la cifra è destinata ad aumentare per l'aumento della popolazione e della connettività, l'ulteriore sviluppo del commercio, l'allargamento delle disuguaglianze, gli squilibri demografici e i cambiamenti climatici.

Sbarchi al minimo, l'emergenza ora sono i morti in mare

Migranti nel Mediterraneo, i dati aggiornati

Intanto secondo gli ultimi dati dell'Unchr il conto dei migranti arrivati in Italia dall'inizio dell'anno si è fermato poco oltre i 23mila sbarchi, poco meno della metà dei totali degli arrivi registrati in Spagna. In totale dall'inizio dell'anno in Europa sono giunte quasi 108mila persone dai paesi del Sud Mediterraneo,

Anni precedenti Totale sbarchi registrati Morti e dispersi (stima)
2017 172,301 3,139
2016 362,753 5,096
2015 1,015,078 3,771
2014 216,054 3,538

Secondo le sitime dell'Onu in Italia sono approdati 23,051 migranti dal primo dicembre 2018 e si tratta per la maggior parte di uomini (72%) e minori non accompagnati (15%). Tra le nazionalità più rappresentative Tunisia, Pakistan Iraq, Eritrea, 

Anni precedenti Sbarchi Morti e dispersi
2017 119,369 2,873
2016 181,436 4,578
2015 153,842 2,913
2014 170,100 3,093

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Salvini: "Raddoppierò i centri d'espulsione"

L'Italia, come abbiamo ricordato non firmerà il Global Compact, se non dopo il voto del Parlamento (il Movimento 5 stelle si è detto a favore della firma, contraria la Lega). Dal canto suo il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato che l'impegno dell'esecutivo è quello di ''raddoppiare i centri d'espulsione''.

salvini a roma-3

"Stiamo riattivando questi centri in varie Regioni e identificando nuove strutture per raddoppiarne il numero - ha spiegato intervenuto al "Morning Show" di Radio Globo - In 6 mesi abbiamo riavviato una macchina completamente bloccata. Entro l'inizio dell'anno vedremo i primi risultati per raddoppiare i posti disponibili nei centri d'espulsione".

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