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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Governo, tra polemiche e scaramucce inizia la "fase due"

Un nuovo assegno alle famiglie, l'autonomia differenziata delle Regioni ma anche una stretta su sicurezza e ordine pubblico: M5s e Lega guardano al "dopo elezioni"

Comunque vadano le elezioni il governo Conte entra nella fase due: la parola d'ordine la pronuncia Luigi Di Maio che driblando polemiche e scaramucce con l'alleato convoca i ministri pentastellati per indicare gli obiettivi dei prossimi mesi. Una corsa in avanti che sarà presentata solo martedì, ma che si intuisce già nel corso del consiglio dei ministri che ha sottoposto ad un primo esame il decreto sicurezza bis e l'assegno famiglia, il nuovo sussidio destinato a sostenere la natalità.

"Aspettiamo queste votazioni" glissa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rientrando da Norcia a Roma per iniziare l'esame dei provvedimenti. Un Cdm in due parti quello che si è tenuto a Palazzo Chigi: presieduto inizialmente dal vicepremier Luigi Di Maio, poi dalle 20:30, entrato nel vivo per trattare temi spinosi quali l'autonomia differenziata delle Regioni.

Il decreto famiglia

All'ordine del giorno c'è il cosiddetto Decreto Famiglia con cui Luigi Di Maio propone di recuperare il miliardo di euro avanzato dal reddito di cittadinanza per istituire un fondo per le politiche a sostegno della natalità: il fondo -nelle intenzione del leader pentastellato- consentirà all'Inps di erogare un assegno alle famiglie "già prima del 2020" nonostante le perpelessità della Ragioneria di Stato. 

Al centro delle mire di Matteo Salvini sono invece i contestatissimi 18 articoli che componono il nuovo Decreto Sicurezza. Nel provvedimento firmato dal vicepremier leghista vi sono infatti disposizioni che secondo i rappresentanti di Ong come Medici senza Frontiere rappresentano una " grave aggressione ai principi umanitari" e che hanno sollevato le critiche del Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Anche dal Quirinale -come comunicato dallo stesso Conte- sarebbero tuttavia state espresse forti criticità su alcuni punti del provvedimento.

Aggiornamento: Il Consiglio dei ministri è poi terminato senza una votazione. L'esame del decreto sicurezza, a quanto si apprende da fonti governative, è stato rinviato in attesa di chiarimenti dal Colle. E anche l'esame del decreto famiglia, previsto nell'Odg, è stato rinviato.

Il nuovo decreto sicurezza

Ma cosa c'è in questo "decreto sicurezza bis"? 

Il testo, aggiornato e modificato, prevede multe per le navi delle ong che sbarcano in Italia "nel caso non vengano rispettate le normative nazionali e internazionali". Sparita la sanzione calcolata sul numero dei migranti, sostituita con una sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000 euro nei confronti del comandante, dell'armatore e del proprietario della nave. "Ma nel caso il numero dei migranti sia superiore a 100, si aggiunge una pena accessoria". 

Il decreto prevede anche l'istituzione di un Fondo per i rimpatri destinatario di 50 milioni di euro all'anno per "finanziare interventi di cooperazione mediante sostegno al bilancio generale o settoriale ovvero intese bilaterali". In particolare vi sarebbero "premi" ai Paesi che accettano "la riammissione dei migranti irregolari presenti in Italia".

Stretta anche sull'ordine pubblico durante le manifestazioni:

  • il decreto sicurezza bis prevede l'arresto da due a tre anni nei casi di resistenza a pubblico ufficiale e un'ammenda da 2.000 a 6.000 euro;
  • carcere fino a quattro anni per chi lancia razzi, bengala, o petardi, o oggetti contudenti contro le forze dell'ordine durante le manifestazioni;
  • carcere da uno a cinque anni per chi danneggia il suolo pubblico.

Nel provvedimento anche misure di contrasto ai fenomeni di violenza durante le manifestazioni sportive con restrizioni anche per "coloro che risultino denunciati o condannati anche con sentenza non definitiva, negli ultimi cinque anni".

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