Il governissimo di Gentiloni: Parlamento "esautorato" a colpi di fiducia, 9 in 4 mesi
Salva-banche, sicurezza, migranti, terremoto: le leggi approvate con il metodo "emergenziale" della questione di fiducia salgono al 50% sul totale dei provvedimenti. In appena quattro mesi Paolo Gentiloni ha superato il record del governo Monti
Da quando l'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni sì è insediato il 12 dicembre 2016, il Parlamento ha approvato 18 testi ma con gli ultimi due voti poco prima di Pasqua il Governo in carica ha superato un record che resisteva dal Governo Monti: in poco più di 4 mesi, in ben 9 occasioni si è fatto ricorso allo strumento del voto di fiducia.
Questo vuol dire che in media l’approvazione di 1 legge su 2 (il 50%) ha richiesto un voto di fiducia, percentuale più alta fra gli ultimi 5 governi.
Ultimo voto in ordine di tempo quello sul decreto sicurezza urbana del ministro Minniti, in precedenza era stata utilizzata due volte per il decreto salva banche, due volte per il milleproroghe, due volte per il decreto migranti, per l’approvazione al senato del ddl sul codice penale e a inizio mese per il decreto terremoto al senato.
Un’analisi sempre rilevante quando si osservano le questioni di fiducia è il loro rapporto con le leggi promulgate, un rapporto che non ha pari nelle ultime legislature e indice dello stato di salute della maggioranza e del dibattito parlamentare, per non dire della democraticità dell'azione legislativa.
Le richieste di fiducia: Camera - Senato
Come mette in evidenza Openpolis osservare con attenzione questo parametro è importante. Spesso la questione di fiducia viene usata per velocizzare il dibattito in aula su determinanti provvedimenti, serrando i ranghi della maggioranza e legando quindi il destino dell’atto a quello dell’esecutivo. Un’azione che per forza di cose assicurerà l’approvazione, salvo nel caso di una crisi di governo.
