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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Calenda: "Il Pd unitario non esiste più". Lega: "Siamo tornati al 5 marzo 2018"

Come spiegato dal capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci dai dem arriva una apertura ad un confronto con il Movimento 5 stelle sottolineando l'importanza di mettere "l'interesse del paese davanti a tutto".

"Conte ha annunciato le dimissioni, verrà formalizzata la crisi, si aprirà la fase delle consultazioni e può succedere un po' di tutto". Riassume così la crisi di governo il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, lasciando Palazzo Madama. 

"Si ritorna fondamentalmente al 5 marzo del 2018" ovvero all'incertezza successiva ai risultati delle ultime elezioni politiche che lasciarono il Paese senza una maggioranza netta.

"Sappiamo di questa ipotesi Renzi-M5S, dall'altra parte c'è Matteo Salvini che mi sembra abbia lasciato una porta aperta a un 'Governo dei si'' spiega Romeo auspicando che si possa trovare una via per ritrovare l'entusiasmo giusto per portare a termine delle riforme".

Sempre sull'ipotesi di un governo giallorosso è lapidario il commento dell'eurodeputato Carlo Calenda che in un tweet spiega: "Direi che la Direzione del Pd network di domani è inutile. Renzi e Marcucci hanno già dato in aula la linea del partito: apertura ai 5S. Come peraltro già accaduto dopo l'ultima Direzione".

"Il PD come partito unitario che assume le decisioni negli organi non esiste già più".

Nel frattempo dal Movimento 5 stelle arrivano le richieste ufficiali di dimissioni per Matteo Salvini.

"Salvini la sua scelta l'ha già fatta. Chiedendo di tornare al voto non vuole più governare con il M5S. Chiedendo di sfiduciare Conte non vuole più questo governo. Quindi si dimetta e basta o ha paura di perdere la poltrona?".

Governo giallorosso, che cosa è

Come spiegato dal capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci dai dem arriva una apertura ad un confronto con il Movimento 5 stelle sottolineando l'importanza di mettere "l'interesse del paese davanti a tutto".

Governo, tutti i punti di contatto tra Pd e Movimento 5 stelle

Per un accordo sul programma per un governo M5s-Pd non resterebbe che riaccendere un "forno" già aperto un anno fa. Mentre dalla riunione con Beppe Grillo è stato ufficializzato il veto ad un accordo, la proposta avanzata dall'ex premier Matteo Renzi aveva trovato terreno fertile già la scorsa settimana.

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