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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

La lista di Salvini, su Savona nessun passo indietro: ecco i 'papabili'

Il leader della Lega ha pronti i nomi dei ministri da presentare a Conte, ma non vuole cedere sul dicastero dell'Economia: "«Un rischio di frattura con il Quirinale? L’unico rischio che vedo è un’ulteriore frattura tra i palazzi del potere e gli italiani"

Savona o niente. Il nome del ministro dell'Economia rimane il nodo chiave nell'impervia strada che porta alla lista dei ministri che andranno a formare il Governo Conte. Il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito ai microfoni di Sky Tg 24 di non essere disposto a 'mollare' neanche un centimetro: "Passi indietro la Lega ne ha già fatti abbastanza: abbiamo già fatto tutto quello che potevamo fare". Poi l'annuncio: " Già stasera daremo al presidente del Consiglio incaricato i nomi della Lega che sono pronti a fare i ministri e lavorare per il bene dell'Italia: non ne faccio una questione di nomi e cognomi, ma di rispetto del voto degli italiani".

La Lega "è a disposizione degli italiani con il meglio che possiamo mettere a disposizione, con delle personalità esterne ai partiti che rappresentano il meglio di questo Paese", rimarca Salvini. "Se qualcuno, però, ci rimproverasse che qualcuno dei nostri indicati ministri fa troppo l'interesse italiano e troppo poco l'interesse di qualche lobby europea, allora no. Io passi indietro ne ho già fatti abbastanza".

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Se ieri il segretario del Carroccio si diceva "arrabbiato", oggi l'umore è cambiato. "Sono determinato. La gente mi dice 'non mollare, tieni duro e partite', io sono prontissimo a partire. Passi indietro ne abbiamo fatti 18, la Lega credo sia stata la più responsabile, che ha rinunciato a tutto quello a cui poteva rinunciare, non rinunciamo alla dignità e alla difesa dell'interesse nazionale".

"L'unico rischio che vedo è un'ulteriore frattura, separazione, distanza tra i palazzi del potere e il popolo. Il popolo ci dice vi abbiamo votato, andate, fate, migliorate, se qualcuno rallentasse ancora questo processo di cambiamento e facesse saltare un lavoro che ci è costato 15 giorni di impegno e sacrificio, tornerei ad essere arrabbiato".

La lista di Salvini

La probabile 'formazione' che il leader della Lega presenterà al premier incaricato Giuseppe Conte, potrebbe essere la seguente: Stefano Candiani alle Infrastrutture; Gian Marco Centinaio al Turismo e all'Agricoltura; Manuela Lanzarin al ministero della Famiglia e della Disabilità; Lorenzo Fontana agli Affari Regionali; Giancarlo Giorgetti sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio.

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Sempre all'uscita dalla sede del partito in via Bellerio a Milano, Salvini ha anche rincarato la dose contro le critiche arrivate dalla Germania: "Come nessuno in Italia ha mai eccepito su un ministro tedesco, belga o francese, è altrettanto chiaro ed evidente che i ministri che rappresentano gli italiani non devono necessariamente avere il gradimento dei tedeschi, dei francesi o di chiunque altro". 

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"Noi non vediamo l'ora di cominciare a lavorare. Non faccio una questione di nomi e cognomi - ha continuato Salvini- ma di rispetto del voto degli italiani, spero che questa settimana finalmente si cominci. Noi siamo pronti, tempo da perdere non ce n'è". Per Salvini "l'economia ha bisogno di risposte" eppure il nome di chi guiderà quel ministero resta il vero nodo in vista della formazione del governo giallo-verde, "c'è bisogno di interventi" sul fronte degli immigrati, "di messa in sicurezza del Paese. Speriamo che nessuno abbia niente da eccepire su nessuno di questi nomi che secondo noi rappresentano al meglio l'interesse degli italiani. Avere dei ministri che vanno in Italia, in Europa e nel mondo a difendere l'interesse dei cittadini italiani è un valore, un pregio, un orgoglio".

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I nomi "li consegnerò al presidente del Consiglio che li discuterà con il Presidente della Repubblica. Secondo noi la squadra che parte - conclude Salvini - è quella che risponde ai sentimenti, alle necessità e alle speranze dei cittadini italiani".

La stoccata a Renzi

Alla fine c'è anche il tempo per rispondere a Matteo Renzi, che aveva 'incolpato' Di Maio e Salvini dell'improvviso aumento dello Spread: "Renzi è stato archiviato dagli italiani. Chi ha devastato l'economia italiana negli ultimi cinque anni dovrebbe avere il pudore di tacere. Chi ha devastato il sistema bancario, chi ha svenduto le aziende pubbliche e private agli interessi internazionali e alle multinazionali dovrebbe avere il pudore di tacere. Parlo di Renzi e di tutti quelli che si stanno scannano nel Pd per arrivare a fare il segretario di un partito morto". 

La diretta su Facebook

"Sicuramente non si tira a campare, non sono nato per tirare a campare". Così Matteo Salvini, replica a chi gli chiede, se c'è davvero il rischio di un ritorno alle urne nel caso in cui il Quirinale non dovesse accettare l'intera lista dei ministri presentata da Lega e M5s. Nella diretta Facebook, a margine di un appuntamento a Martinengo (Bergamo), il segretario del Carroccio aggiunge: "O si parte oppure noi basta. Mi rifiuto di andare avanti per giorni o settimane a trattare, a disfare, a discutere anche perché i mutui, la benzina, gli sbarchi non aspettano. O siamo in condizioni di lavorare bene e subito oppure qualcuno altro si prenderà la responsabilita e farà altre scelte".

"C'è una squadra, c'è un'idea di Italia messa insieme da due forze politiche diverse che hanno fatto un lavoro di sintesi. Speriamo che non ci siano altri ostacoli, che nessuno abbia dei 'no' nei cassetti. Per rispetto di tutti non facciamo nomi e cognomi, riteniamo di aver scelto il meglio per l'Italia. Io - chiosa Salvini - l'avrei fatto anche ieri il governo".

Conte attende 

Al termine di una giornata di lavoro iniziata questa mattina poco dopo le 11, il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha lasciato la Camera (come sua abitudine a bordo di un taxi), dove nel pomeriggio ha incontrato per una mezz'ora l'ambasciatore Luca Giansanti, la cui destinazione alla Farnesina, ipotizzata da diversi giorni nel totoministri, prenderebbe sempre più concretezza. Come annunciato da Matteo Salvini, dopo il vertice che si è svolto a Milano, la Lega farà pervenire in serata al presidente incaricato la lista con i nomi dei ministri indicati dal Carroccio. Secondo fonti del M5S, domani Conte potrebbe nuovamente salire al Quirinale, Giro d'Italia permettendo, visto che il centro storico della Capitale è off limits per la conclusione della gara ciclistica.

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