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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Italia

Incontro Salvini-Di Maio, fumata nera: restano i distinguo, il vertice si sposta a Milano

Dopo l'incontro a Montecitorio Salvini esce di corsa poi elenca i punti proposti dalla Lega. Di Maio: "O si chiude in fretta o si torna a votare". Comunque servirà la ratifica degli attivisti M5s. Meloni: "Di Maio ha chiesto a Fdi di entrare nel governo"

"Ci sarà un nuovo incontro con Luigi Di Maio sul programma". Lo dice Matteo Salvini uscendo dall'incontro con Di Maio alla Camera. Sul nome del futuro premier non risponde, "quando avremo qualcosa da dire lo faremo", conclude il leader della Lega mentre prenda la via di Milano dove è atteso per un confronto con l'alleato Silvio Berlusconi.

A chi gli chiede se vedrà il presidente di Forza Italia, Salvini risponde "vediamo, vediamo...".

M5s Lega, vertice a Milano

Il prossimo incontro tra M5s e Lega si terrà a Milano, lo dice di Maio uscendo da Montecitorio:

"Domani si farà un altro incontro sul programma di governo a Milano, al Pirellone presso gli uffici del Movimento 5 stelle. Speriamo di chiudere il prima possibile il contratto con la Lega sul programma di governo. Altrimenti si torna al voto". 

"Stiamo facendo notevoli passi avanti sul programma di governo. Stiamo trovando ampie convergenze sui temi che hanno a cuore gli italiani

Potrebbe partecipare anche Berlusconi? Il dubbio resta dopo la prima -timida- apertura dei 5 stelle a Fratelli d'Italia: La Lega vorrebbe l'ingresso nel governo dell'alleato, ma fonti autorevoli del M5S assicurano che, indipendentemente da quel che accadrà con il partito di Giorgia Meloni, il contratto di governo sarà a doppia firma, le sigle apposte quelle di Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

"Semmai Fdi dovesse entrare in squadra, viene inoltre puntualizzato, eventuali ministeri saranno in 'quota Lega'."

Salvini su Fb: i punti per la convergenza col 5 stelle

"Cancellare la legge Fornero, tagliare tasse e burocrazia, ridurre gli sbarchi e aumentare le espulsioni, ridare dignità al lavoro, tagliare sprechi e privilegi, difendere l’Italia in Europa, riconoscere Autonomia alle comunità locali, chiudere le liti fra cittadini ed Equitalia, aiutare (davvero!) i disabili, garantire il diritto alla legittima difesa. " Lo dice Matteo Salvini in un post su facebook in cui elenca i punti presentati dalla Lega per chiudere il contratto di governo con i 5 stelle

salvini dopo incontro-2

Chi sarà il permier: niente nomi

Messo da parte il nome di Giampiero Massolo, smentito dagli stessi vertici grillini, mentre in queste ore nel Palazzo si rincorrono boatos. Secondo fonti parlamentari del centrodestra, pur di uscire dall'impasse attuale, M5S avrebbe proposto a Salvini di fare un 'passo di lato' accettando di lasciare la premiership a Di Maio: in cambio la Lega otterrebbe un 'pacchetto' consistente di posti chiave, ovvero la 'vicepresidenza unica' o l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con deleghe pesanti (in pole ci sarebbe Giancarlo Giorgetti) e alcuni ministeri determinanti (Economia, Esteri e Interni). Ma la partita dei ministeri è ancora più confusa, dipendendo a cascata dalla scelta del premier e dalla collocazione dei due leader.

Primi intoppi e strada in salita per il "contratto di governo"? Le convergenze parallele tra Lega e Movimento 5 stelle sono tante ma trovare una quadra è tutt'altro che semplice. Inoltre sull'esito del confronto pende sempre l'incognita del voto degli iscritti al M5s.

Come ha ribadito oggi lo stesso Davide Casaleggio il contratto di governo tra M5s e Lega sarà sottoposto agli iscritti del sistema di democrazia diretta "Rosseau".

"Così come è stato il modello tedesco in Germania dove il contratto è stato ratificato dagli iscritti all'Spd, noi lo faremo anche se in modo meno costoso e leggermente diverso: chiederemo agli iscritti di votare on line -  spiega Casaleggio parlando in una conferenza stampa al Senato - il voto degli iscritti è sempre l'indirizzo principale da cui M5S prende le decisioni.

Giorgetti (Lega): "Contatti anche con Meloni"

Il numero due della Lega Giancarlo Giorgetti (in lizza per la poltrona da premier) uscendo da Montecitorio incrocia casualmente Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fdi, che saluta e abbraccia: con un sorriso indica ai giornalisti che entrerà nel governo a condizione che ci sia anche l'alleato di Fratelli d'Italia.

A conferma dei rapporti tesi ad all'allargare l'asse del governo oggi pomeriggio a Montecitorio Luigi Di Maio si è incontrato con Giorgia Meloni.

È lei stessa a chiarire di aver incontrato il capo del Movimento 5 stelle in un un post pubblicato su Facebook: durante l'incontro che Meloni definisce "cordiale" "Luigi di Maio ha chiesto il sostegno di Fratelli d'Italia ad una premiership sua o di un altro esponente del M5S in cambio di un via libera a un nostro ingresso nel governo."

Meloni: "Di Maio ha chiesto a Fdi di entrare nel governo"

"Ho ribadito al leader pentastellato che FdI - che non ha avanzato alcuna richiesta di ingresso nel nuovo esecutivo - non potrebbe mai far parte di un governo a guida grillina e che anzi abbiamo vincolato ogni nostra decisione proprio a una premiership rispettosa degli italiani che ci hanno votato".

Lunedì la scelta di Giorgia Meloni 

Lunedì prossimo ci sarà la direzione nazionale di Fdi in cui la presidente Giorgia Meloni farà il punto della situazione: il partito è spaccato in due, tra chi vuol restare fuori da un esecutivo giallo-verde e chi, invece, invita a ragionare su i vantaggi politici di 'tenere un piede dentro'.

Il primo incontro tra gli sherpa di M5s e Lega

Dal confronto di giovedì sono emersi numerosi punti di convergenza programmatici sui quali continuare a lavorare: Superamento della Legge Fornero, Sburocratizzazione e riduzione di leggi e regolamenti; Reddito di cittadinanza, con iniziale potenziamento dei centri per l’impiego; introduzione di misure per favorire il recupero dei debiti fiscali per i contribuenti in difficoltà; Flat tax, Riduzione costi della politica e Lotta alla corruzione.

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