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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

M5s-Lega, l'accordo è in salita: governo Salvini-Di Maio sull'orlo di una crisi di nervi

Mentre Salvini e Di Maio non sembrano più tanto sicuri di riuscire a formare l'esecutivo e manca ancora il nome di un premier condiviso, il vicepresidente della Commissione Ue avvisa l'Italia: "Il nuovo governo italiano persegua la stabilità finanziaria"

E' ripartito a Montecitorio il tavolo tecnico sul programma di governo tra M5s e Lega, un nuovo incontro per limare la bozza di contratto per il cosiddetto "governo del cambiamento". Sul tappeto rimangono diversi approfondimenti da portare a termine e le due delegazioni, a quanto si apprende, continueranno a lavorare su cinque punti: immigrazione, sicurezza, grandi opere, flat tax e soprattutto rapporti con la Ue. Temi non certo di secondo piano, che dovrebbero impegnare a fondo le due rappresentanze tecniche. La soluzione non è imminente. Il che spiegherebbe la previsione di 48-72 ore di lavoro, fatta ieri sera, al termine di un'altra giornata di trattative dal capogruppo pentastellato, Danilo Toninelli.

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Niente accordo sul nome del premier, divergenze su alcuni temi del programma. M5s e Lega hanno chiesto a Mattarella altro tempo e il capo dello Stato lo ha concesso. "Qualche giorno", dicono Di Maio e Salvini dopo colloqui separati al Quirinale. "Premier? Non facciamo nomi", spiega il leader M5s. Mentre il segretario della Lega sottolinea che il governo "parte se può fare le cose". Tramonta invece l'idea di un premier terzo non politico, per cui si erano fatti i nomi di Giulio Sapelli e Giuseppe Conte. "Siamo consapevoli delle scadenze internazionali ma chiediamo qualche altro giorno perché si sta scrivendo un programma di governo per 5 anni", afferma Di Maio che mostra, comunque, un certo ottimismo nonostante la fumata nera di ieri: "In fondo è solo la prima consultazione che facciamo dopo l'intesa".


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Più dure le parole di Salvini. Il leader della Lega ha parlato di "visioni diverse o distanti" su giustizia, infrastrutture, rilanciando la necessità di ridiscutere i trattati europei e pretendendo "mano libera sui migranti". "Se non siamo in grado di fare quello che ci chiedono gli italiani non cominciamo neanche e ci salutiamo", è il messaggio di Salvini, che torna ad evocare le urne: "Se dessi retta ai sondaggi sarei il primo a dire andiamo al voto". Entrambi, invece, hanno lasciato da parte la questione della squadra. "Nomi pubblicamente non li facciamo", ha spiegato Di Maio. "Non questioniamo sui nomi", ha ribadito Salvini. Ma il nodo c'è, eccome. Tutti i nomi per Palazzo Chigi sono stati bruciati ieri nelle liti tra grillini e Carroccio.

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Pessimismo sul governo M5s-Lega

Sta di fatto che il presidente Sergio Mattarella ha concesso altro tempo - fino al massimo a lunedì prossimo -  a Luigi Di Maio e Matteo Salvini per dare vita a un nuovo governo. Ma il pessimismo cresce sulla possibilità che l'esecutivo giallo-verde si riesca a mettere insieme. L'intesa sul nome del premier non c'è e anche sul programma restano parecchie distanze. In un tweet mattutino, Salvini ammette che oltre alla "coerenza, pazienza e concretezza" serve anche "fortuna".


Intanto, nel centrodestra si nutrono parecchi dubbi. "Il rischio che fallisca la trattativa Lega-M5s c'è, perché ieri avevano promesso a Mattarella che avrebbero dato il nome del premier, punto di partenza per la formazione del governo, e poi non sono stati in grado di farlo", afferma Guido Crosetto, coordinatore di Fratelli d'Italia, a Radio1. Che aggiunge: "Penso che Sapelli fosse la persona individuata, ma poi si è mosso troppo e si è bruciato da solo". Per il forzista Gianfranco Rotondi "le urne sono vicinissime". Mentre Renato Brunetta, a Radio anch'io, suggerisce un "preincarico a Salvini" o altrimenti "voto in primavera". Sul fronte Pd, invece, a parlare sempre a Radio 1 è il vicepresidente della Camera Ettore Rosato: "M5S e Lega si devono arrendere. Non so chi sia più pronto in caso di elezioni ma questo Paese ha bisogno di un governo. Chi dice di aver vinto, dopo 70 giorni non è in grado di realizzarlo, questo governo. Stanno litigando su tutto".

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LʼUe: "Il nuovo governo italiano persegua la stabilità finanziaria"

Interviene anche l'Ue. "E' chiaro che l'approccio alla formazione del nuovo governo e l'approccio rispetto alla stabilità finanziaria deve essere quello di rimanere nel corso attuale". A indicarlo, parlando del nuovo esecutivo italiano con il sito web Politico, è il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, secondo il quale Roma deve continuare a "ridurre gradualmente il deficit e ridurre gradualmente il debito pubblico". Tale "approccio", fa sapere la Commissione, sarà mantenuto "indipendentemente dall'esecutivo che si formerà" ed è "lo stesso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale durante durante le consultazioni ha enfatizzato la necessità di mantenere gli impegni europei".

Non solo. Il commissario europeo alla migrazione, Dimitris Avramopoulos, ha auspicato che il nuovo governo italiano non modifichi la politica migratoria. Immediata la replica di Salvini: "Dall'Europa arriva l'ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti". 
 

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