Grillo all'assalto di Mps: "Ecco la mafia, altro che Sicilia"
Il leader del M5s si è presentato all'assemblea dei soci di Mps: "Questa è la mafia del capitalismo, non la Sicilia". Attacco a Napolitano: "Napolitano gestisce la roba, sono figli di Troika"
SIENA - Non è azionista né, molto probabilmente, correntista. Ma Beppe Grillo ha voluto comunque partecipare all'assemblea dei soci di Monte dei Paschi di Siena. Il motivo è presto detto. "Noi veniamo qui, facciamo un po' di casino e così facciamo trasparenza" ha spiegato il leader del Movimento cinque stelle. Dopo la battuta iniziale, però, il tono è diventato presto serio. "Questa è la mafia del capitalismo, non la Sicilia - ha attaccato il comico genovese - Qui siamo nel cuore della peste rossa e del voto di scambio. Mps è in tutti gli appalti".
Quindi, la bordata al presidente Mps, Alessandro Profumo. "Il bilancio di Profumo è una visione comica, io sono un comico e bisogna avere una visione comica per capire i bilanci. Nessuno - ha continuato Grillo - è in grado di interpretare il bilancio di una banca, sono parole come nella pubblicità e nelle leggi. Sogno una banca in mano ai piccoli azionisti che possano mandare via Profumo con il clic da casa".
Altro giro, altro obiettivo: sempre con qualcuno da mandare a casa, Giorgio Napolitano. "Questa è la vera dittatura: un Parlamento di non eletti, un presidente del Consiglio non eletto con Napolitano che gestisce la roba - ha detto - che arriva dalla Troika, sono figli di Troika. Hanno fatto una legge, il pregiudicatellum per non fare entrare noi, ma al ballottaggio andremo noi - ha sottolineato - e per questo non la faranno mai".