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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Grillo contro Napolitano: "Vuole cambiare l'Italicum per impedire al M5s di governare"

Il leader dei 5 Stelle attacca l'ex presidente della Repubblica su Italicum e riforma Costituzionale: "Detta legge su tutto e il premier si limita ad eseguire, sta trascinando l'Italia nel baratro"

Beppe Grillo a muso duro contro Giorgio Napolitano. Il leader del MoVimento non ha mai fatto mistero di apprezzare ben poco le ingerenze (così almeno vengono considerate dai 5 Stelle e da una certa parte di opinione pubblica) di 'Re Giorgio' nell’agone politico, sia nelle vesti di inquilino del Colle che in quelle più recenti di senatore a vita e, diciamo così, padre nobile della Repubblica.

E a Grillo non sono di certo piaciute le ultime uscite di Napolitano sul tema delle riforme, con l'ex presidente che ha sollecitato governo e parlamento a modificare l’Italicum e ha più di recente rimproverato Matteo Renzi per aver commesso, a suo dire, alcuni errori nella campagna sul Referendum Costituzionale avvantaggiando così il fronte del "no". 

"Napolitano - attacca il leader M5s in un post sul blog a sua firma - sta trascinando l'Italia nel baratro. Non ha nessun mandato elettorale, nessuna legittimazione popolare, eppure il bis presidente detta legge su tutto. Il premier si limita ad eseguire. La riforma costituzionale è sua e decide lui la linea che il governo deve tenere e lo ribadisce ogni giorno con tutte le sue forze". 

"La legge elettorale deve essere cambiata perché lui - prosegue Grillo - ha deciso che così deve essere per impedire che il Movimento 5 Stelle vada al governo. L'economia del Paese è soffocata dai vincoli dell'Unione, dall'euro e dall'assenza di sovranità che lui ha garantito ai burocrati europei. I premier passano, Napolitano resta".

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Insiste il fondatore M5s: "Lui ha messo Monti, Letta e Renzi per perseguire senza soluzione di continuità la politica di austerità che ha devastato l'Italia, togliendo al popolo la possibilità di scegliere e senza aver dato al MoVimento 5 Stelle la possibilità di governare dopo le elezioni del 2013 nonostante le avesse vinte con più di 9 milioni di voti. Ora vuol far passare la svolta autoritaria della schiforma costituzionale per spodestare definitivamente il popolo del suo potere".

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"Napolitano - attacca ancora Grillo - ha la responsabilità più grande dello sfacelo attuale. Quando lo incontrai con Gianroberto ci sembrò un vecchio normale, fu un abbaglio. Se avesse un briciolo di dignità dovrebbe dimettersi dalla carica di senatore a vita e andare a dar da mangiare ai piccioni al Pincio. L'Italia è degli italiani, non di Napolitano".

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