Grillo passa alla scomunica: Favia e Salsi fuori dal Movimento
Dopo l'attacco contro chi pone problemi di democrazia ("Fuori dalle palle") il comico genovese passa ai fatti: per i dissidenti è vietato usare il simbolo del M5S. La 'ribelle': "Ormai è una setta"
L'exploit del Movimento 5 Stelle tra le ultime amministrative e le regionali in Sicilia sembra lontano anni luce. Così come sembra ormai offuscato il dato ormai certo - e storico per la politica italiana - che vedrà a febbraio il Parlamento riempirsi di 'grillini'.
Perché oggi parlare del Movimento 5 Stelle significa parlare di problemi. In primis, la democrazia interna. O meglio, la 'non' democrazia interna.
Perché dopo l'ultimo post (con tanto di video) di Grillo contro chi pone dubbi sulla democraticità del Movimento - "Chi è contro di me, fuori dalle palle" - il leader passa direttamente alla scomunica.
Ed ecco che Federica Salsi e Giovanni Favia, i due 'dissidenti', sono "fuori".
"A Federica Salsi e Giovanni Favia" ha scritto il comico genovese sul suo blog "è ritirato l'utilizzo del logo del Movimento 5 Stelle. Li prego" continua Grillo "di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura".
Quindi un 'in bocca al lupo' di circostanza: "Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri".
LA REPLICA. Quello di Beppe Grillo, ha dichiarato dal canto suo Salsi ad Affari Italiani. it "non è solo un annuncio, è già passato alle vie di fatto: oggi mi ha mandato una lettera dove mi estromette dal movimento. Non posso più usare il simbolo del movimento. Penso che porterò avanti il mio mandato elettorale: i cittadini mi hanno affidato un compito. Se non posso più usare il simbolo del M5S, pazienza. Mi sono candidata con un programma e cercherò di portarlo avanti".
"C'è il rischio effettivo", ha proseguito la scomunicata, che il Movimento 5 Stelle diventi come una setta: "Quando ho posto questioni dove criticavo le scelte di Grillo - ha raccontato la consigliera comunale di Bologna - invece di aprire un dibattito sono stata buttata fuori: il dissenso non è concepito all'interno del movimento".