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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

E' gelo tra Letta e Alfano: crisi dietro l'angolo

Quasi tre ore di confronto ma alla fine le posizioni tra il premier Enrico Letta e il vicepremier Angelino Alfano restano "distanti" sull'agibilità politica di Silvio Berlusconi

Restano "distanti" le posizioni tra il premier Enrico Letta e Angelino Alfano al termine del lungo incontro a palazzo Chigi che si è incentrato soprattutto sulla questione dell'agibilità politica di Silvio Berlusconi. E' quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi che definiscono il colloquio "duro".

L'incontro, spiegano fonti di governo, è durato due ore. Durante il colloquio il premier Letta avrebbe ribadito di considerare "sbagliato" il sovrapporre i due livelli, ossia quello del sostegno governo da una questione che invece riguarda l'interna corporis del Senato, ovvero l'applicazione della legge Severino al Cavaliere. Sulla questione - avrebbe ribadito il presidente del Consiglio - deve decidere la Giunta e deve essere una decisione presa solo in funzione di criteri giuridici. Alfano, nel suo ruolo di segretario Pdl, avrebbe invece ribadito che per il partito è "inaccettabile" che non si comprenda che esiste un problema di irretroattività della legge.

Ultimatum di Berlusconi: la crisi di governo è vicina

Una cosa pare certa. Quello tra Alfano e Letta è stato un incontro in cui sono venute alla luce le posizioni inconciliabili di Pd e Pdl. Il vicepremier - viene spiegato - avrebbe ribadito che non è possibile per il Pdl restare dentro una coalizione in cui l'altro partito che fa parte della maggioranza, ossia il Pd, fa decadere il leader del partito alleato per un atteggiamento pregiudiziale. Alfano ha sottolineato anche che tale atteggiamento non tiene conto di alcun approfondimento e del parere di illustri giuristi che esprimono dubbi sulla retroattività della norma Severino.

"Non c'è norma che possa salvare il Cavaliere"

Per una volta, il Pd è granitico. Anche ieri sera il segretario Pd Guglielmo Epifani ha ribadito che ''nessuno ci farà cambiare idea perche' le sentenze vanno applicate''. Ma al di là del muro contro muro, la realtà e' che Berlusconi non ha chiaro come muoversi. Chi ha avuto modo di parlarci lo descrive come molto scoraggiato ma consapevole dei rischi di una caduta dell'esecutivo.

Letta a Rimini stringe l'asse con i ciellini del Pdl

Rimbalzano voci di movimenti al Senato di almeno una decina di senatori Pdl pronti a 'dare una mano' per un Letta bis. Voci categoricamente smentite dal Pdl che giura fedeltà all'ex premier ma sono molti nel Pdl a sapere che al prossimo giro difficilmente saranno candidati. Ma soprattutto il Cav teme che senza lo scudo dell'immunità parlamentare possa finire alla merce' del primo pm politicizzato.

Tra 48 ore Berlusconi tornerà a riunire i suoi in un vertice ad Arcore per capire come muoversi. L'unico spiraglio che sembra possibile e' quello di prendere tempo in giunta, con il tema della retroattività della legge Severino. Una possibilità che permetterebbe al governo di andare avanti un altro mese chiudendo cosi' la finestra del voto in autunno.

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