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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Indagati due cronisti dell'Espresso per le intercettazioni su Crocetta

Piero Messina e Maurizio Zoppi sono stati sentiti in Procura, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi sono accusati di pubblicazione di notizie false, mentre Messina deve rispondere anche del reato di calunnia

PALERMO - Piero Messina e Maurizio Zoppi, gli autori dell'articolo de L'Espresso sulla presunta intercettazione del presidente della Regione Rosario Crocetta con il suo medico personale Matteo Tutino, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Palermo. Messina è indagato per il reato di calunnia, perché avrebbe indicato come fonte della notizia un investigatore che avrebbe negato di avergliela mai riferita, e pubblicazione di notize false, mentre Zoppi soltanto per questo secondo reato. I due cronisti sono stati convocati dai magistrati ma all'incontro, al quale si sono presentati accompagnati dai legali, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

ANNUNCI E SMENTITE - Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, aveva smentito più volte l'esistenza della telefonata in cui Tutino avrebbe parlato al governatore dell'ex assessore siciliano alla Salute Lucia Borsellino, alla quale avrebbe augurato di fare la stessa fine del padre, il giudice Paolo, ucciso dalla mafia nel 1992. L'intercettazione ha gettato il governo della Regione nella bufera. Il settimanale ha ribadito invece l'esistenza dell'intercettazione, schierandosi al fianco dei suoi giornalisti. "Non hanno nessuna registrazione. Quello che hanno fatto a me è terribile", ha ribadito Crocetta. Il suo avvocato ha già annunciato una richiesta di risarcimento danni per 10 milioni di euro contro l'Espresso. Messina e Zoppi dovranno rispondere anche all'Ordine siciliano che, in una nota, ha annunciato di averli convocati per chiarimenti. 

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