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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Tutti i dubbi di Alemanno: "Si facciano le primarie, no a ritorni al passato"

Il sindaco di Roma, intervistato da Repubblica, è critico sul ritorno di Berlusconi: "Abbiamo eletto Alfano soltanto un mese fa, ora non possiamo dire che era uno scherzo..."

ROMA - "Un anno fa abbiamo eletto Alfano segretario con la chiara indicazione di una successione a Berlusconi. Poi un mese fa c'è stato un ufficio di presidenza in cui si è deciso di fare le primarie. Oggi non possiamo dire 'Scusate, abbiamo scherzato', torna Berlusconi". Parole chiare e dure quelle del sindaco di Roma Gianni Alemanno che, in un'intervista a Repubblica, espone tutti i suoi dubbi dopo l'annunciata ri-discesa in campo del Cavaliere.

Non nasconde una certa sorpresa il primo cittadino della Capitale, anche sul ritorno al nome "Forza Italia": "Sarebbe poco digeribile da chi ha acquisito una sua presenza e una sua forza politica al di là del partito carismatico delle origini. Origini piuttosto lontane nel tempo oramai". Alemanno chiede le primarie - "servirebbero anche a Berlusconi per rilanciarsi" - e una maggiore coesione del partito: "Per un cambiamento del genere - dice - come minimo in un partito si riuniscono di nuovo gli organi e si discute. Altrimenti così diventa tutto incomprensibile".

ECCO LA SOLUZIONE: LE LISTE CIVICHE - Tuttavia, sull'ipotesi che l'area degli ex An, di fronte alla prospettiva di un ritorno a Forza Italia, molli il partito, Alemanno osserva: "Non mi convince una scomposizione del centrodestra con la destra da una parte e il centro dall'altra. Mi sembra una prospettiva di retroguardia. E poi quale destra? Destra sociale? Liberale? Liberista? Lasciamo perdere". La soluzione secondo il sindaco di Roma sta nelle liste civiche: "Dobbiamo rompere l'isolamento del Pdl sviluppando un vasto movimento di liste civiche a partire dagli enti locali. Io il 24 luglio lancio la lista 'Rete attiva' su Roma. E' una lista locale ma quello che nasce non potrà essere ignorato a livello nazionale".

Quanto alle prossime elezioni politiche, il sindaco di Roma prevede: "Se emerge, come spero, uno schieramento vincente, è ovvio che abbia il diritto di governare. Altrimenti, se c'è un sostanziale equilibrio, l'ipotesi di una grande coalizione non può essere scartata. In questo scenario si spiega anche la ricandidatura di Berlusconi a premier: fa recuperare voti al Pdl per poi farli pesare nel tavolo della trattativa". Mario Monti? "Sono in disaccordo con il governo su molte questioni ma per il Pdl è necessario mantenere un rapporto con lui".
 

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