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Venerdì, 19 Aprile 2024
POLITICA

Monti: "E' possibile ridurre Irpef e Iva. E l'Imu va modificata"

Il premier è stato intervistato a SkyTg24: "La battaglia di civiltà contro l'evasione l'ho fatta perché le misure sono state senza precedenti e hanno dato un gettito considerevole, superiore ai 10 miliardi già nell'anno"

"La via maestra per cercare di ridurre l'Irpef e congelare l'Iva a luglio è la riduzione della spesa pubblica". Lo ha detto il premier Mario Monti in un'intervista a Skytg24. I 10 miliardi di recupero dell'evasione e i 60 di risparmio dal calo dello spread possono evitare una manovra ad aprile? "A deciderlo sarà il nuovo governo ma al momento anche l'Ue ci riconosce il pareggio di bilancio pubblico strutturale per 2013", ha aggiunto il premier uscente.

Con lo spread sotto i 300 punti "si risparmiano molti miliardi e questo risparmio va contato sul debito pubblico per gli interessi ma anche su quello privato. Un risparmio che può essere calcolato come superiore al gettito Imu. Ma quando noi siamo arrivati, lo spread rischiava di diventare tecnicamente catastrofico".

EVASIONE E IMU - Poi il premier uscente ricorda con orgoglio il lavoro svolto dal governo tecnico contro l'evasione fiscale. "La battaglia di civiltà contro l'evasione l'ho fatta perché le misure sono state senza precedenti e hanno dato un gettito considerevole, superiore ai 10 miliardi già nell'anno", dichiara. Quanto all'Imu, "è frutto del precedente governo di cui faceva parte Tremonti. L'Imu va comunque modificata ed il gettito va destinato maggiormente ai Comuni". Quanto all'Imu che versa lui personalmente, Monti risponde che paga "parecchio", ma "non ho una cifra, se ne occupa mia moglie di queste cose".

GLI ALLEATI - Quanto ai rapporti con gli alleati, Monti ha detto: "Montezemolo per quel che mi risulta ha creato tre anni fa un think tank ma non ha intenzione di candidarsi, è una personalità di grande rilievo. Gli uomini di Italia Futura saranno vagliati uno per uno da me così come i candidati della società civile". Sul fronte delle alleanze: "Casini e Fini non li valuto per la loro storia ma prima di altri hanno capito che i problemi non si risolvevano senza la grande coalizione. Sono stati i più tenaci sostenitori della maggioranza, l'apporto Pd e Pdl è stato a corrente alternate". E sul simbolo aggiunge: "Avrei preferito che non figurasse il mio nome, perché non mi piace espormi così tanto, ma tutto è nato per la sollecitazione di forze politiche e della società civile perché io mi ricandidassi con la mia agenda, quindi ci voleva".

"DIALOGO ANCHE CON BERLUSCONI" - "Ieri ho detto che dialogherei con tutti anche se avessi la maggioranza" dopo le elezioni, ma anche che "non sarei parte di nessun governo che non avesse un carattere riformista nel senso delle riforme strutturali", afferma ancora e non esclude la possibilità di fare parte di una grande coalizione anche con Silvio Berlusconi.

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