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Giovedì, 28 Marzo 2024
TERRORISMO

Isis, i servizi segreti ci arruolano: "Chi ha un pc è in guerra"

La lotta al terrorismo, nell'epoca del 2.0, si fa anche "da casa". Il vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito, chiama "alle armi" gli hacker patriottici: "Non cliccate 'mi piace', non condividete materiale dell'Isis"

La guerra al terrorismo si combatte (anche) sul web: "Ogni cittadino che usa internet deve diventare un hacker patriottico".

E' questo l'appello del vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito, lanciato in un'intervista al settimanale Panorama.

"Serve - ha detto Esposito - una risposta asimmetrica con l'hashtag #noncybercrisis: non mandare più in onda né rilanciare video o tweet dei terroristi. Si può diventare hacker patriottici non cliccando 'mi piace' su una foto o un video dell'Isis, non rilanciare un loro tweet perchè significa rilanciare anche le paure ancestrali che i terroristi vorrebbero suscitare in noi. Loro vogliono utilizzare le nostre paure per portare l'Occidente a scatenare una guerra santa". 

I giovani sono i più a rischio. Le tre adolescenti scomparse per andare con l'Isis sono state attratte perché non conoscono la Siria o l'Iraq. Dalla Slovenia sono partiti una ventina di ragazzini dai 12 ai 17 anni. Ecco perché lancio un altro hashtag: babyterroristi. Va integrato lo statuto della Corte penale internazionale che protegge i bambini-soldato, ma non quelli arruolati come terroristi. 

LA SITUAZIONE - Intanto, sul fronte "vero" di guerra, le ultime notizie che arrivano dall'Iraq raccontano di un Isis alle corde. Le milizie dello Stato islamico starebbero subendo una vera e propria disfatta nel capoluogo del governatorato di Salhuddine, al quinto giorno della vasta offensiva lanciata dall'esercito affiancato da milizie tribali. Stando a quanto riferisce il corrispondente a Baghdad della tv al Arabiya, gli uomini del Califfato nero controllerebbero ormai non più del 10% della superficie del governatorato che lo scorso giugno era stata espugnata dai jihadisti. Secondo l'emittente saudita, le truppe governative "hanno preso il controllo dei posti di blocco settentrionali a nord di Tikrit tagliando la via principale di rifornimento". I militari di Baghdad sarebbero riusciti a "riprendere i due campi petroliferi Ajeel e al Allas".

CONQUISTATO IL PONTE - Inoltre, sempre secondo quanto riferisce la tv araba, nel corso della giornata di ieri, l'esercito iracheno affiancato dalle milizie ha realizzato "una forte avanzata" sul terreno riuscendo a prendere il controllo di uno strategico ponte "al Fatha", tagliando così la strada che collega Tikrit con la località di Hueija, unica via d'uscita per i jihadisti verso la parte nord-orientale del capoluogo di Salhuddine. Intanto, le postazioni dell'Isis all'interno di Tikrit, ma anche nelle vicine località di al Alam e al Dour, sono bombardati dall'artiglieria pesante e degli elicotteri dell'esercito.

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