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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Italicum, avanti tutta: "Ormai Berlusconi governa con Renzi"

Il Patto del Nazareno regge ancora: bocciati gli emendamenti del senatore Pd Gotor che modificavano gli equilibri tra eletti e nominati della nuova legge elettorale. Approvato il "super-canguro", che elimina tutte le proposte di modifica. Fitto, la Lega e i 5 Stelle accusano l'ex Cavaliere: "Vuole portare Forza Italia dentro la maggioranza"

ROMA - "L'Italia va avanti, chi prova a interrompere tutte le volte il percorso delle riforme possiamo dire che, per il momento, non ce la fa". Non può che essere felice Matteo Renzi, che dal World Economic Forum di Davos esulta dopo che il Senato oggi ha blindato il patto del Nazareno approvando l'emendamento sulla nuova legge elettorale presentato dal senatore renziano Stefano Esposito, il cosiddetto "super-canguro". Renzi ha ribadito inoltre che tra Italicum e Quirinale "non c'è nessun collegamento". Come a dire che l'appoggio ormai indispensabile di Forza Italia al Pd sulla legge elettorale, ribadito anche dal senatore forzista Paolo Romani, non avrebbe come contropartita un candidato al Colle gradito a Silvio Berlusconi. 

COS'E' SUCCESSO IN SENATO - Nei fatti, con una riforma elettorale che va avanti con i numeri dell'alleanza Renzi-Berlusconi, si parla ormai di "maggioranza del Nazareno". Strada spianata, quindi, all'Italicum, con l'emendamento che ha spazzato via in un colpo solo ben 35mila proposte di modifica sulle 47mila presentate in gran parte dalla Lega. In aula il segnale della tenuta della maggioranza era arrivato già un paio d'ore prima con la bocciatura di entrambi gli emendamenti del senatore Pd dissidente Miguel Gotor contro i capilista bloccati. Le modifiche del 'ribelle' dem prevedevano, tra l'altro, un 30% di candidati nominati e un 70% di eletti con le preferenze. Sono stati invece dieci i voti azzurri favorevoli, secondo le previsioni del presidente della Commissione Giustizia, il forzista Francesco Nitto Palma. Otto i sì di Gal. Anche la Lega ha votato a favore, mentre i Popolari per l'Italia si sono allineati alle posizioni della maggioranza.

Incontro Renzi Berlusconi al Nazareno

OK ALL'INTESA RENZI-BERLUSCONI - Dopo nemmeno due ore il Senato ha approvato l'emendamento Esposito con 175 sì, 110 no, due astenuti. Trenta i voti del Pd contrari o assenti, 41 quelli a favore di Forza Italia. La modifica in questione del senatore renziano, già accanito sostenitore della Tav, sintetizza tutti i punti principali dell’intesa Renzi-Berlusconi sull'Italicum (i due si sono visti ieri per un vertice a palazzo Chigi sulla legge elettorale): premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti, soglia unica di sbarramento del tre per cento, cento capilista bloccati, clausola di entrata in vigore della nuova legge il 1° luglio 2016. Come detto, il via libera al "super-canguro", già ribattezzato "Espositum", fa decadere il 90% dei 47mila emendamenti presentati. 

"BERLUSCONI AL GOVERNO" - Col patto del Nazareno che trionfa in Senato, si scatenano le reazioni degli oppositori. Il gruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle commenta così: "Il Paese sappia - si legge in una nota - che oggi nasce una nuova maggioranza, con Forza Italia che diventa indispensabile alla sopravvivenza del governo. Il Patto del Nazareno è ormai un partito politico, Silvio Berlusconi ne è il leader, di fatto riabilitato nonostante la condanna, e oggi governa nuovamente il Paese". Ed è un concetto ribadito anche da Roberto Calderoli, senatore della Lega: "Si è certificata la nascita di una nuova maggioranza e il ritorno, a pieno titolo, al governo del Paese di Silvio Berlusconi che - conclude il vicepresidente del Senato - usa Renzi come terminale delle volontà sue e di Verdini". Come se non bastasse, anche il leader dei "ribelli" azzurri Raffaele Fitto getta benzina sul fuoco: "Ormai non ci sono dubbi. Dopo l'elezione del capo dello Stato, Berlusconi si prepara a portare Forza Italia dentro la maggioranza", racconta il Corriere della Sera. Secondo Fitto, Berlusconi sarebbe pronto a fare il suo ingresso nella maggioranza. Lo spettro del "Renzi bis", con i berlusconiani al fianco dei renziani e la sinistra Pd tagliata fuori, agita e non poco la fronda fittiana e la sinistra dem.

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