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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ius soli, la legge affossata fa ancora discutere: “Promessa mancata”

Non si placa la polemica sulla norma sulla cittadinanza non votata in Senato. La Boldrini parla di “gravi responsabilità”, il presidente della Toscana dà la colpa al Pd e Avvenire attacca: “Mossa da ignavi” 

Il mancato voto sullo ius soli continua a far discutere. Dalla Boldrini al sottosegretario allo Sviluppo economico Scalfarotto, sono molti gli esponenti politici che, a giochi ufficialmente chiusi, hanno manifestato il loro disappunto verso la norma sulla cittadinanza non votata in Senato

Laura Boldrini, presidente della Camera, tra i principali 'sponsor' della legge sullo ius soli, è stata una delle prime a commentare su Twitter: “Promessa mancata e occasione persa per rendere più coesa nostra società. 800.000 ragazze e ragazzi, che di fatto già lo sono, attendevano con fiducia di diventare cittadini italiani. Assenti in #Senato e chi ha fatto mancare sostegno si sono assunti grave responsabilità #IusSoli”.

Ius soli: cosa cambia con la legge sulla cittadinanza 

Rossi: "Il Pd ha deluso"

Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che invece ha affidato a Facebook il suo pensiero: "700mila ragazzi figli di un dio minore. Il Pd ha deluso anche sui diritti civili. Molti invocano l’unità del centrosinistra; ma se penso a come Gentiloni, contraddicendo se stesso, mise la fiducia su una brutta legge elettorale e a come ora sullo ius soli l’aula del Senato fosse vuota anche causa di una trentina di assenze Pd, io rispondo che è sui fatti che si costruiscono le alleanze e non sugli appelli generici. E a proposito di tradimenti – aggiunge Rossi – voglio ricordare che per Bersani lo ius soli era il primo provvedimento da prendere e che con i voti del PD di Bersani, Renzi ha fatto i suoi magnifici 1000 giorni a palazzo Chigi e i senatori Pd una legislatura intera a Palazzo Madama”

Scalfarotto: "Al Senato il Pd non ha i numeri"

Sempre sul social network, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto ha risposto proprio a chi dà tutta la colpa all'operato del Partito Democratico: “ Voglio ricordare che il Pd da solo in Senato non ha i numeri per far nulla, nemmeno garantire il numero legale. Con o senza i nostri 29 senatori il numero legale non ci sarebbe stato. Dove il Pd ha i numeri invece, cioè alla Camera, lo ius soli è stato calendarizzato e votato”.

Avvenire: "Fine legislatura ingloriosa"

Anche il  direttore di ‘Avvenire’, Marco Tarquinio, ha criticato duramente quanto successo in Senato in un  duro editoriale:  “Far mancare il numero legale – sostiene – è scelta da politica in fuga. Ieri in fuga dall’ultima responsabilità di legislatura. Una mossa da ignavi e, al tempo stesso, rivelatrice. Rivelatrice di una ostinata mancanza di comprensione della posta in gioco con la nuova legge sulla cittadinanza in un Paese che invecchia, non sostiene come merita la famiglia e allontana tanti suoi figli. E di una ostinata mancanza di rispetto per i giovani italiani con genitori stranieri che alcuni politici e opinionisti, pronti ad aizzare sentimenti e risentimenti, vogliono risospingere ai margini della comunità nazionale e raccontano come alieni. Che tristezza. Temevamo una ‘fine ingloriosa’ di questo Parlamento che, nel bene e nel male, molto ha fatto. La registriamo ora”.

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