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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Piacenza

"Il Jobs Act uccide", scioperi e proteste dopo la morte dell'operaio a Piacenza

Pierpaolo Leonardi, segretario nazionale Usb chiede al ministro Poletti lo stop alla riforma del lavoro: "L'assassinio di Abd Elsalam frutto dello smantellamento dei diritti dei lavoratori"

"A Piacenza abbiamo assistito ad un assassinio che è frutto dello smantellamento dei diritti dei lavoratori portato avanti dal Jobs Act". L'accusa è di Pierpaolo Leonardi, segretario nazionale Usb, il sindacato autonomo che da sempre si batte contro la riforma del mercato del lavoro. Leonardi, raggiunto telefonicamente da Today spiega come ai nuovi contratti introdotti dal governo Renzi sia riconducibile la morte Abd Elsalam Ahmed Eldanf, l'operaio egiziano di 53 anni travolto e ucciso nella notte a Piacenza da un camion del corriere espresso Gls mentre partecipava ad un picchetto di protesta all'esterno di un magazzino dell'azienda.

L'autista, 43 anni, indagato a piede libero per omicidio stradale sarebbe stato "incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all'azienda" come riferisce Riccardo Germani, sindacalista di Usb presente alla manifestazione. "E' una cosa gravissima - sostiene il segretario Leonardi - i lavoratori ieri notte stavano protestando contro la società Gls che si è rimangiata gli accordi su salario e assunzioni già concordati, lasciando i lavoratori in un vortice di precarietà come consentito dalla riforma del mercato del lavoro".

Piacenza, operaio travolto e ucciso durante picchetto di protesta

"Un assassinio che ha un mandante, si chiama Jobs Act: una legge scritta sul corpo dei lavoratori e che consente alla aziende di trattare i propri dipendenti come fossero schiavi. Sui fatti di Piacenza c'è una responsabilità diretta del Governo ed è per questo che oggi chiederemo un incontro urgente con il ministro del lavoro Giuliano Poletti, da oggi comincia una nuova fase di una lunga battaglia che l'Unione dei Sindacati di Base porterà avanti contro il Jobs Act".

Quali le richieste che porterete al tavolo ministeriale?
"Il ripristino delle piene garanzie del contratto a tempo indeterminato e il ripristino dell'articolo 18, così come la cancellazione delle nefandezze che proprio con il Jobs Act hanno minato la capacità dei lavoratori di essere uomini e non schiavi. Anche per questo l'Unione dei Sindacati di Base ha dichiarato lo sciopero immediato e per 24 ore di tutto il settore della logistica a livello nazionale con blocco dei magazzini e delle merci. Sabato ha una manifestazione nazionale davanti ai cancelli della Gls di Piacenza. Ci sono più responsabilità, a cominciare da quello dell'azienda che fa dello sfruttamento il proprio profitto".

Avete ricevuto comunicazioni di cordoglio e vicinanza da parte dei sindacati confederali? 
"Cigl, Cisl e Uil sono complici, si sono schierati a fianco delle aziende. Mi hanno riferito di una manifestazione indetta dalla Cigl di Brescia ma a livello ufficiale per ora il telefono tace. Ma la nostra battaglia andrà avanti, con ancora più convinzione, in nome anche di questa vittima del Jobs Act". 

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