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Giovedì, 25 Aprile 2024
Caso Lavitola / Panamá

Il ricatto di Lavitola a Berlusconi: "Filmò rapporti con prostitute a Panama"

Nelle carte dell'inchiesta sugli appalti Impregilo emerge, secondo la testimonianza dell'imprenditore Angelo Capriotti, il tentativo di ricatto del faccendiere ai danni dell'ex premier

Dai domiciliari al carcere. Non finiscono le disavventure giudiziarie per il faccendiere Valter Lavitola. L'ex direttore de L'Avanti ha lasciato così in manette la propria abitazione di Roma per essere "trasferito" nel carcere di Napoli. L'accusa: tentata estorsione ai danni dei vertici di Impregilo. Lunedì l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Dario Gallo del tribunale partenopeo.

Il faccendiere era stato scarcerato il 2 dicembre dopo la riduzione in corte d'Appello della pena per la tentata estorsione all'ex premier Silvio Berlusconi, per la quale era stato condannato a un anno e 4 mesi. Il titolo cautelare per il quale era ai domiciliari invece riguarda il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi per la truffa ai danni dello Stato sui fondi concessi al quotidiano l'Avanti di cui era direttore. 

Le nuove accuse si riferiscono alla promessa di Impregilo di realizzare un ospedale a Panama in cambio dell' appalto per la metropolitana di Panama City, poi attribuito ad altra società non italiana. Secondo i pm vi sarebbero state minacce di ritorsioni di vario genere nei confronti dei responsabili Impregilo per indurli a realizzare comunque l'ospedale. Ed è in questi atti che emergono ulteriori particolari dell'estorsione orchestrata ai danni dell'ex premier.

Valter Lavitola avrebbe procurato alcune prostitute a Silvio Berlusconi filmando poi di nascosto i video degli incontri. È quanto riferisce l'imprenditore Angelo Capriotti ai pm Piscitelli e Woodcock sostenendo di aver ricevuto la confidenza dallo stesso Lavitola.  In tutto ciò il ruolo di Berlusconi nella vicenda, secondo quanto trapelato, sarebbe comunque quello di "vettore inconsapevole" del tentativo di corruzione attuato da Lavitola.

LA REPLICA - "La giustizia faccia il suo corso. Noi risponderemo al momento opportuno. C'è massimo rispetto nei confronti della giustizia e massima attenzione per ogni profilo di correttezza processuale". Così Maurizio Paniz, avvocato di Valter Lavitola, commenta all'Adnkronos la nuova ordinanza di custodia cautelare per l'ex direttore dell'Avanti emessa dal gip su richiesta della Procura di Napoli.

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