rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
EUROPA

Lo zar e Le Pen insieme: la banca di Putin "regala" nove milioni al Front National

La First Czech Russian Bank, un piccolo istituto di credito "amico" di Putin, ha appena finanziato il Front National di Marine Le Pen con due milioni di euro. E altri sette sono in arrivo. Così lo zar "mira" alle presidenziali francesi del 2017

ROMA - Complimenti pubblici, difese strenue e strizzate d'occhio mai nascoste. Che Marine Le Pen, leader del Front National, e Vladimir Putin, lo zar di Russia, si stimassero e apprezzassero a vicenda, i due non lo hanno mai nascosto. Ad esempio la donna di ferro francese qualche tempo fa disse del presidente russo: "Con grande lucidità già nel 1995 disse che in dieci anni la Francia sarebbe diventata una colonia delle sue ex colonie". Putin incasso è rispose, senza nascondere il suo amore politico per la Le Pen, sottolineando come della collega francese ammirasse "la forza di difendere la civiltà cristiana contro la barbarie dell'immigrazione". Poi è stato il turno della "questione ucraina", con il Front National che ha scelto di stare dalla parte di Putin, che si è complimentato con il Front per gli ultimi, ottimi, risultati alle elezioni municipali francesi. Dai complimenti a un supporto più reale, economico, il passo a quanto pare è stato breve. 

Le casse vuote del Front National, secondo quanto ricostruisce il Corriere della Sera, hanno appena ricevuto una prima tranche di due milioni di euro sul totale dei nove ottenuti in prestito dalla First Czech Russian Bank, un piccolo istituto russo di proprietà di Roman Yakubovich Popov, uomo vicino al premier Medvedev e al presidente Putin. Evidentemente, un giro di nomi e bonifici sul quale non può non avere pesato l'ottimo rapporto fra Le Pen e Putin. 

Come, indirettamente, ha ammesso lo stesso tesoriere del Front National, Wallerand de Saint-Just. "Il prestito è frutto di un lavoro tecnico che ho compiuto negli ultimi quattro mesi, perché si tratta di persone molto minuziose. È un’operazione perfettamente normale e regolare. Avrei preferito una banca francese, o anche una europea per una questione di vicinanza e di lingua, ma nessuna - ha commentato - è più disposta a darci un centesimo". 

"Siamo in piena crescita e le prossime scadenze elettorali stanno per arrivare - ha aggiunto Wallerand -. Da adesso alle presidenziali del 2017 abbiamo bisogno di una cifra tra i trenta e quaranta milioni di euro". Una prima parte di questi soldi è già arrivata grazie all'ottimo rapporto con il Cremlino. Un rapporto che, naturalmente, non lascia indifferente l'Eliseo, ultimamente un po' più distante del solito dal Cremlino. 

Proprio questo, però, potrebbe aver convinto Putin e i suoi a fare il grande passo. Le presidenziali francesi non sono lontanissime, si voterà il 2017, e la Le Pen è data addirittura per favorita. Cosa che, è fuor di dubbio, lo zar sa. "Meglio un prestito da una banca russa - ha chiuso l’esponente del Front, Christian Bouchet - che prendere i soldi da Gheddafi come ha fatto Sarkozy".  

Marine Le Pen, la donna che ha "conquistato" la Francia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo zar e Le Pen insieme: la banca di Putin "regala" nove milioni al Front National

Today è in caricamento