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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Piacenza

Nella Lega scoppia il dissenso: "E' diventata un clan di assaltatori di poltrone e affari"

Il "sospeso" Angelo Boledi e altri otto militanti piacentini lasciano la Lega Nord con una lettera aperta a Matteo Salvini. "Non ci sentiamo più rappresentati da un partito di condannati, poltronai e starlette"

"Vogliamo noi, oggi, salutarti con questo grido tanto caro ai pistolero dei western all’italiana che, sappiamo, ti piace usare nei confronti di chi, come noi, più o meno delusi, più o meno traditi, più o meno amareggiati e più o meno schifati lasciamo il movimento Lega Nord. Ce ne andiamo per sempre, chi come me dopo 21 anni, chi dopo 18 anni e chi dopo “solo” qualche anno, sempre e solo di impegno e di onesta militanza.

Sbattendo la porta perché nel movimento guidato da te e dai tuoi “amici” e compari non ci sentiamo più rappresentati. Ci sembrerebbe di ingannare la gente, di tradire la buona fede dei semplici cittadini imboniti con tante parole, ma traditi nei fatti. Nella Lega in Emilia, si è verificata una situazione che è diventata per noi ormai intollerabile. Un gruppo di militanti in carriera, cacciatori di poltrone più o meno decaduti, più o meno rampanti, alcuni con avviso di garanzia, altri con condanne penali passate in giudicato, si sono buttati famelici, in vista delle elezioni amministrative, sul 28% ed oltre di consensi che la Lega di Piacenza con la direzione provinciale, guidata dal Segretario Pietro Pisani, era riuscita a conquistare negli ultimi tempi (fino a settembre 2016) col suo lavoro, la sua onestà e la sua rettitudine con la sua squadra alla quale mi onoravo di appartenere.

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La lettera aperta di ​Angelo Boledi, Giuliano Prest, Antonella Tosca, Paolo Panella, Alice Tosca, Maura Edini, Carlo Boledi, Maria Angela Croci, Sonia Bernini

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