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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lega Nord / Bologna

Lega Nord Bologna: aperta un'inchiesta sui fondi neri

Bufera anche sulla Lega bolognese, a parlare Carla Rusticelli, responsabile amministrativa provinciale fino al 2009 e poi allontanata: dito puntato su Alessandri

Indagini sulla Lega Nord, anche a Bologna. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha aperto un'inchiesta conoscitiva sulle denunce fatte da alcuni ex esponenti bolognesi del partito. In particolare, saranno vagliate le dichiarazioni di Carla Rusticelli, ex tesoriera del Carroccio, espulsa nel 2009, che sulla stampa locale ha parlato di irregolarità nei bilanci e di pagamenti in nero. Rusticelli ha detto anche di essere pronta a riferire ai pm le cose di cui é a conoscenza. Per ora nel fascicolo saranno acquisiti, secondo quanto appreso, alcuni articoli di giornale degli ultimi giorni. E' però probabile che verrà sentita la stessa Rusticelli, oltre all'ex revisore dei conti Alberto Magaroli e l'ex segretario provinciale Alberto Veronesi. Non è escluso che nella lista delle persone convocate ci sia anche l'attuale responsabile provinciale, il consigliere regionale e comunale Manes Bernardini.

LE DICHIARAZIONI DELLA RUSTICELLI. Carla Rusticelli, che è stata anche presidente delle donne padane e revisore dei conti della Lega Nord Emilia, ha sostenuto di essere stata cacciata dal partito proprio quando segnalò una gestione poco trasparente dei fondi. Accusa ribadita nei giorni scorsi. Anche Veronesi fu espulso e in seguito il partito provinciale commissariato da quattro 'reggenti', che si alternarono in due anni. Nel 2010 presentò un esposto alla Procura per denunciare illeciti nella gestione dei rimborsi elettorali. Ne scaturì un fascicolo senza titoli di reato né indagati, che finì archiviato. Nei giorni scorsi, esplosa la 'bufera' nazionale, si era detto intenzionato a ripresentare le denunce. L'istanza per riaprire le indagini, annunciata ma non ancora arrivata ai magistrati, secondo quanto si è appreso potrebbe confluire nell'inchiesta conoscitiva, o procedere in parallelo. Il fascicolo sarà assegnato nei prossimi giorni ad un sostituto procuratore del pool che si occupa di reati economici e finanziari. Gli accertamenti sui conti saranno invece affidati alla Guardia di Finanza.

ALESSANDRI: DIMOSTRINO LE ACCUSE!. Se c'e qualcuno che continua a fare accuse, è giusto che le dimostri". Così il deputato leghista e leader della Lega Nord Emilia, Angelo Alessandri, ha commentato l'apertura di un'inchiesta conoscitiva da parte della Procura di Bologna sui conti del Carroccio in regione. Il deputato è destinatario della maggior parte delle accuse lanciate da alcuni ex militanti che all'epoca avevano responsabilità nel movimento, i quali hanno segnalato una gestione poco trasparente dei fondi del partito. Il focus è sul periodo in cui il movimento provinciale di Bologna è stato commissariato, dal 2009 al 2011, da quattro 'reggenti' nominati dallo stesso Alessandri, il quale si è detto comunque "molto tranquillo e sereno, come ho sempre dichiarato". Non è quindi preoccupato per quanto affermato "dagli ex che saltano fuori dopo tre anni...". Gli accertamenti possono essere quindi, ha concluso, "un modo per chiarire questa roba qui". 

BERNARDINI. "Sono serenissimo. Non farò altro che ripetere quello che ho detto al mondo intero: fino a prova contraria, la gestione degli anni di commissariamento non é stata nelle mani di Bologna". Manes Bernardini, consigliere regionale e comunale della Lega Nord e candidato sindaco del centrodestra sconfitto da Virginio Merola nel capoluogo emiliano alle recenti amministrative, ha reagito così alla notizia del fascicolo conoscitivo sui conti del Carroccio aperto dalla Procura, e di una sua possibile convocazione. Dal 2009 al 2011 la segreteria provinciale del partito fu infatti commissariata, e i 'reggenti' nominati da Angelo Alessandri, deputato e leader della Nazione Emilia, che ha sede a Reggio Emilia. A chi gli ha domandato quindi se la posizione di Alessandri possa essere messa in discussione, Bernardini ha risposto di essere "garantista per forma mentis". Ha poi invitato a "non mescolare la responsabilità politica, che può essere criticata e criticabile, da una responsabilità di altro tipo e natura, che è tutta da verificare". Se la Procura "ritiene di fare accertamenti - ha detto - è giusto che vengano fatti. Ciascuno di noi racconterà quello che sa e quello non sa".

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