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Venerdì, 29 Marzo 2024
Lega Nord

Lega a Pontida: Bossi e Maroni si abbracciano, bossiani e maroniani si insultano

Sul palco di Pontida la Lega Nord mostra unità. Maroni: "Pronti a fare la guerra a Roma". Bossi: "Non ho fatto la Lega per romperla". Ma sul pratone i militanti sono divisi tra il vecchio e il nuovo corso. E finisce a insulti e spintoni (il video)

PONTIDA (BERGAMO). In fondo al prato lo striscione con la scritta 'Italia di merda secessione'. Sopra al palco, quest'anno lo slogan è 'Prima il Nord'. Ai lati il simbolo della Lega e la scritta 'Verso la macroregione del nord'. Sotto il palco, tre nomi adagiati sul prato: 'Bossi - Pontida - Maroni'

A Pontida torna la manifestazione dell'orgoglio padano. Ma è una manifestazione in tono minore, spaventata da quello che potrebbe succedere già domani in casa Lega. Che i rapporti tra la base e i vertici non siano idilliaci è ormai storia. Che tra 'bossiani' e 'maroniani' non corra buon sangue, è assodato. E così, mentre sul palco il leader di ieri e quello di oggi provano a mostrarsi uniti e compatti, sul pratone è una sorta di derby tra due tifoserie.

Da un lato chi vuole "Maroni presidente del Consiglio". Dall'altro chi ribadisce che "Bossi la Lega sei tu". E così più che gli abbracci sul palco di Pontida quello che conta sono le liti sul pratone, come testimoniato dal video di Repubblica.it.

INSULTI TRA MARONIANI E BOSSIANI - VIDEO

MARONI. "Siamo qui in tanti, abbiamo smentito i gufi che volevano che la Lega fosse finita, divisa: andate tutti a quel paese, giornalisti di regime". Così Roberto Maroni ha iniziato il suo intervento al raduno di Pontida. "Siamo qui a testimoniare la nostra unità, il nostro grande progetto che è 'prima il nord' e per realizzare il nostro grande sogno che è la Padania" ha continuato il segretario federale della Lega Nord. 

"Se serve faremo una guerra a Roma e al governo". E' quanto ha annunciato dal palco di Pontida il segretario federale della Lega nord, Roberto Maroni rilanciando la proposta di trattenere il 75% delle tasse pagate sul territorio nella 'macroregione'. "Abbiamo tempo fino al 31 dicembre e fino ad allora tratteremo - ha sottolineato Maroni dal palco - ma se il governo dice di no ci impegneremo a superare autonomamente i vincoli imposti da Roma. Non siamo qui per scherzare e quando combattiamo, combattiamo fino in fondo". 

Per questo oggi è stata anche presentata una mozione a firma dei tre governatori delle regioni del Nord, Luca Zaia, Roberto Cota e dallo stesso Maroni con la quale si impegnano a rinegoziare con il governo il Patto di stabilità, a costituire la macroregione del Nord e ad intraprendere ogni iniziativa volta a garantire che appunto il 75% delle risorse del gettito tributario resti sul territorio. 

La Lega Nord a Pontida

Maroni, rivolgendosi quindi a Bossi, lo ha invitato a fare da testa di ponte proprio con Roma perchè "è chiaro che in questa prospettiva i nostri rappresentanti nella capitale devono andare giù e fare la guerra. Caro Umberto - ha poi proseguito Maroni rivolgendosi a Bossi - anche tu devi andare giù a Roma e fare la guerra con i nostri rappresentanti e la tua esperienza maturata in questi anni ci tranquillizza". 

BOSSI. "Io ho fatto la Lega non per romperla". Così il leader storico del Carroccio, Umberto Bossi, dal palco di Pontida invita i suoi alla calma dopo che sul pratone si era manifestato qualche malumore e soprattotto dopo le voci secondo le quali sarebbe pronto a fondare un suo nuovo movimento. "Niente insulti e niente fischi - ha suggerito Bossi - perchè così facendo accontenterete la canaglia romana. Certo miglioreremo la Lega senza timore e abbiamo capito la protesta" e, dice rivolgendosi sempre al popolo leghista, "abbiamo capito che volete contare di più e quindi conterete di più". 

 
"I fischi - ha proseguito Bossi - teniamoli per i lecchini di regime, i giornalisti che scrivono sui giornali che ci stiamo dividendo. C'è un momento di crisi di democrazia che supereremo. Non c'è niente di perso", ha proseguito Bossi. "C'è anche chi diceva nei giorni scorsi 'speriamo che i bossiano non vadano a Pontida'. Siamo qui. Non diamogli questa soddisfazione ai lecchini di regime".

MARONI RESTITUISCE I DIAMANTI DI BELSITO: IL VIDEO

I diamanti di Belsito-2I DIAMANTI DI BELSITO. Roberto Maroni a Pontida ha portato alcune buste contenenti "i diamanti di Belsito". Nel dare l'annuncio ha ricordato l'impegno preso un anno fa quando la Lega venne travolta dalle inchieste sulla gestione dell'ex tesoriere. Maroni ha invitato i segretari nazionali a consegnare i 13 diamanti alle "sezioni più meritevoli". 

"I veri diamanti - ha detto Maroni - sono i militanti. Eccoli qua i diamanti di Belsito. Sono per i militanti, per le sezioni". Poi ha aggiunto: "Valgono 10 mila euro l'uno e li voglio dare alle sezioni. Li consegnerò ai militanti che si sono impegnati, che si rimboccati le maniche e tengono alto l'onore della Lega. Si impegnano non per se stessi o per le proprie poltrone". Al termine del comizio Maroni ha preso in mano alcune buste con dentro i diamanti e, ridendo, ha fatto il gesto di lanciarli tra i militanti. 

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