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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Pene più alte e processi rapidi: come cambia la legittima difesa

Il testo della riforma è stato depositato in commissione Giustizia al Senato: ecco quali sono le principali novità

I leghisti Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia del Senato, e i sottosegretari alla Giustizia Jacopo Morrone e all’Interno Nicola Molteni hanno comunicato di aver depositato in commissione Giustizia al Senato il testo unificato per la riforma della legittima difesa. Molte le novità contenute nel testo: processi più rapidi, spese a carico dello Stato, pene fino a 7 anni di carcere per furti e rapine con obbligo di risarcimento, stop alle richieste di rimborso. 

Il testo, spiegano, "risponde alle richieste degli italiani e realizza gli obiettivi stabiliti dal Contratto di Governo. È nato dopo un percorso di ascolto, che ha avuto come protagoniste le vittime di reato. Nessun far west, nessuna licenza a armarsi. Prima rivoluzione: la difesa diventa 'sempre' legittima. Le dovute fasi di accertamento e gli eventuali processi saranno più immediati. Le spese legali saranno a carico dello Stato: chi si è difeso, non pagherà più per dimostrare la sua innocenza". 

"Seconda rivoluzione: pene più alte, fino a 7 anni di galera, per chi commette furti in abitazione, rapine e violazioni di domicilio, con obbligo di risarcimento dei danni procurati alle vittime. Stop alle assurde richieste di rimborso da parte di malviventi e loro parenti. Se rubi, prima restituisci e paghi i danni, altrimenti vai in galera subito. Chi commette un crimine, ora sa cosa rischia. Chi si difende in casa propria - concludono - sarà difeso anche dallo Stato. Finalmente".

Salvini esulta: “Legge pronta”

Una notizia ben accolta anche dal vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto: ''Pronta la legge sulla Legittima Difesa, si comincia in Senato il 23 ottobre! Avanti, il diritto alla difesa per i cittadini perbene è sacrosanto!''. 

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