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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Firenze

Renzi porta il Governo alla Leopolda: i ministri sfilano tra "Mandela" e i gadget per il "Sì"

Mentre fuori dalla stazione Leopolda va in scena la guerriglia urbana tra antagonisti e forze dell'ordine, il popolo di Matteo Renzi per antonomasia si riunisce attorno ai 'tavoli di lavoro': in mezzo a loro Padoan, Gentiloni e Maria Elena Boschi

FIRENZE - Mentre fuori dalla stazione Leopolda va in scena la guerriglia urbana tra antagonisti e forze dell'ordine, il popolo di Matteo Renzi per antonomasia si riunisce attorno ai 'tavoli di lavoro': in mezzo a loro, siedono anche i ministri.

Al tavolo 2 ('Legge di bilancio, crescita, occupazione, equità sociale'), c'è il potente ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan. C'è il sottosegretario Ivan Scalfarotto, che ha parlato già ieri sera dal palco sulle unioni civili, il ministro della Difesa Robrta Pinotti. Tra gli altri, si attendono i ministri Maria Elena Boschi (Riforme) e Paolo Gentiloni (Esteri).

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I gruppi di lavoro sono 36, per altrettanti tavoli: dalla giustizia alla scuola, dai diritti delle donne all'Europa, dal cinema all'università, allo sport, alle infrastrutture. Non può mancare, è un classico della retorica renziana, 'Italia patria della bellezza'.

Su tutto domina la riforma costituzionale recentemente approvata: questa è la 'Leopolda del referendum', dalla quale parte la volata finale di campagna per il 'Sì' del presidente del consiglio verso il voto del 4 dicembre. Intorno alle 13 sul palco si materializza anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, dopo avere firmato, in mattinata con Renzi in Palazzo Vecchio, il Patto per Firenze: "Benvenuti alla Leopolda, il luogo dove le cose si fanno", il saluto del primo cittadino.

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In classico stile 'leopoldino', un programma vero e proprio non c'è. Come al solito, prendono la parola persone 'normali': a ognuno microfono in mano per 3 minuti. Appena entrati c'è il banchino con il libro del ministro Maria Elena Boschi: 'Perché Sì, le ragioni della riforma costituzionale'. E poi magliette, spillette, matite e altri gadget, tutti ispirati al tricolore. E' partita questa sera, venerdì 4 novembre, la Leopolda 7, quella del referendum: si vota tra un mese esatto, il prossimo 4 dicembre, e Matteo Renzi si gioca molto.

Alle pareti frasi celebri di persone famose, anche questo un classico della kermesse. "Non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani", di John Kennedy, "Il futuro è ciò che costruiamo", di Tim Berners Lee, "Sembra sempre impossibile fino a quando non viene fatto", di Nelson Mandela, spesso citato da Matteo Renzi.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi prenderà parola domenica in chiusura della tre giorni e ha già annunciato che si toglierà qualche sassolino dalle scarpe".

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