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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Letta, bye bye Silvio: "Si è chiusa una stagione lunga venti anni"

Il premier "gongola" per la fiducia e sottolinea: "Mercoledì si sono chiusi venti anni in modo politico. Ha vinto Alfano". Sul futuro: "Presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo all'Iva"

ROMA - Il futuro di Berlusconi, le prossime manovre per l'economia italiana e quel che ne sarà dei partiti. E' un Enrico Letta che parla a tutto campo quello che si presenta a "L'Intervista" su SKyTg24. Il primo passaggio, come è naturale che sia, è sul "collega" di Governo, Silvio Berlusconi, e sul tentativo del Cav di fare cadere l'esecutivo. 

"Si è chiusa una stagione politica, mercoledì si sono chiusi vent’anni, in modo politico, con un confronto politico forte. Berlusconi ha chiesto che cadesse il governo e il Parlamento, in sintonia con il Paese, ha voluto che si continuasse - ha raccontato Letta, che ha continuato - Ho preso un rischio, senza mediazioni, e in Parlamento ho detto che si votasse. Avevo detto che non volevo governare ad ogni costo e così è successo". 

Un premier orgoglioso delle proprie scelta insomma. E felice di avere "annullato" l'avversario in modo politico. Un avversario al quale, però, il giorno del voto di fiducia in Aula aveva sorriso salutandolo con un "grande" appena accennato. "Perché ho detto grande? - ha spiegato Letta - perché tutto mi sarei aspettato tranne una giravolta di quel tipo". 

Una giravolta che comunque ha regalato nuova stabilità al governo, senza la Biancofiore "che non ha ritirato le sue dimissioni e quindi le ho accettate", ma con Alfano che "ha vinto". 

Il discorso si è poi spostato sulle scadenze economiche dei prossimi giorni e sulla manovra in programma. "Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo a mettere ordine nelle aliquote dell'Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica" ha promesso il premier.

Che, in conclusione, è tornato su un suo "pezzo forte", l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. "L’autunno finisce il 21 dicembre - ha concluso il democratico - ed entro quella data se il Parlamento non avrà varato l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti il governo varerà un decreto legge".

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