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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Lettera all'Ue, il caso non è affatto chiuso: Tria (furioso con Castelli) "va in Procura"

La diffusione della lettera a Bruxelles nella versione provvisoria "danneggia il negoziato". Ma le reazioni alla diffusione della bozza si inserirebbero in una nuova strategia del Movimento, non più intenzionato a lasciare troppo spazio di manovra agli alleati leghisti

Il caso non è chiuso, tutt'altro. La diffusione della lettera di risposta a Bruxelles nella versione provvisoria "danneggia il negoziato con la Commissione europea". E' quanto afferma il ministro dell'Economia Giovanni Tria in una intervista al Corsera. "Quel testo -spiega- non era definitivo, era una bozza incompleta con varie opzioni aperte. Non era pensata per la pubblicazione, non sarebbe dovuta uscire". E il fatto che sia finito sui giornali "è un fatto molto grave". Detto in altri termini, c'è una "talpa" al ministero. Non si sa chi sia, ovviamente.

"Se Laura Castelli (il viceministro del M5s, ndr) aveva quel testo, non lo doveva avere. Quello era un documento riservato,una bozza di lavoro con i miei appunti annotati a mano in cui osservavo nei vari passaggi “questo sì”, “questo no”. La corretta linea istituzionale vuole che prima di tutto un testo consolidato vada al presidente del Consiglio e poi al resto del governo" aggiunge Tria.

"Abbiamo depositato una denuncia alla Procura della Repubblica e avviato un'indagine interna al ministero. Cercheremo di vederci più chiaro". Quanto all'ipotesi di ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020- 2022 il ministro precisa che "quella frase (contenuta nella bozza, ndr) si riferisce al fatto che almeno per i primi due anni il tiraggio delle due misure chiave del governo -per il reddito di cittadinanza e probabilmente anche sulle pensioni anticipate a quota 100- sarà inferiore a quanto già messo in bilancio. Sapevamo dall'inizio che sarebbe stato così, le stime sui costi erano ampiamente prudenziali. Dunque in quell'area ci sono più risorse di quanto richiesto dalle domande presentate dai cittadini. Nessuno ha mai pensato a ridurre le prestazioni sociali".

Lettera Tria, la figuraccia che "danneggia il negoziato"

"Di sicuro - ribadisce Tria - questo episodio danneggia il nostro negoziato. Ma il deficit di quest'anno si prospetta inferiore a quanto noi stessi avessimo preventivato nel Documento di economia e finanza, proprio perché dall'inizio siamo stati molto cauti nelle stime sui costi del reddito e di quota 100". E quanto ai nuovi obiettivi di deficit per quest'anno percisa: "Nel Def noi avevamo previsto un deficit per quest'anno al 2,4% del prodotto interno lordo, mentre la Commissione europea nelle sue previsioni di maggio indica il 2,5%. Ebbene, posso dire che il risultato finale del disavanzo sarà inferiore alle nostre stime del Def e sensibilmente inferiore a quanto previsto dalla Commissione".

Lettera all'Ue: perché il caso non è chiuso

Secondo alcuni osservatori il caso non può essere derubricato a incidente di percorso: le reazioni pentastellate alla diffusione della bozza si inserirebbero in una nuova strategia del Movimento, non più intenzionato a lasciare spazio di manovra agli alleati di governo, facendo però in tal modo di fatto "opposizione" al suo stesso esecutivo: uno scenario tanto surreale quanto ormai "nei fatti". La Lega, forte del 32 per cento alle europee, vuole invece lasciarsi alle spalle le incomprensioni delle ultime settimane.

Luigi Di Maio è comprensibilmente compiaciuto per l'esito parziale delle convulse trattative sulla lettera: "Ringrazio il ministro Tria per aver provveduto a correggere. Del resto non potevamo accettare altre sforbiciate lacrime e sangue". 

2 Giugno, parata a Roma: Salvini dà ossigeno al governo dopo il "delirio elettorale"

La denuncia del ministro Tria alla Procura

Il Mef commenta così in una nota. ''Lunedì (il 3 giugno, ndr) il gen. Fabrizio Carrarini, vice-capo di gabinetto del ministro e responsabile della sicurezza cibernetica, depositerà alla Procura della Repubblica in nome e per conto del ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, una denuncia per divulgazione di atti secretati e violazione di segreto d'ufficio''. ''La decisione fa seguito alla diffusione a mezzo stampa di una bozza di lettera del ministro in risposta alle richieste di spiegazioni da parte della Commissione europea circa l'evoluzione del debito italiano nel 2018'', conclude il Mef.

Matteo Salvini "soddisfatto" della lettera dell'Italia all'Ue

Matteo Salvini si dice in ogni caso "soddisfatto" della lettera dell'Italia all'Ue "perché ci sono segnali positivi per l'economia italiana e sono convinto che l'Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse", ha detto dalla Basilicata, dove è in campagna elettorale. Più tardi aggiunge: "La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, meno tasse e più lavoro'. E se ci diranno 'no' vedremo chi avrà la testa più dura".

A SkyTg24 il leghista viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia analizza quello che è successo venerdì e si sfoga: "Non esiste che una lettera venga pubblicata, essendo poi una bozza di lavoro, sui giornali prima che venga mandata alla Commissione europea. Non esiste né in cielo né in terra". La tensione nel governo resta a livelli di guardia.

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