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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Chi è Luca Lotti, il nuovo ministro dello Sport

Classe 1982, taciturno e restio alle interviste in tv, Lotti è un uomo fidatissimo del premier uscente

Tra i nuovi ministri del nuovo governo Gentiloni c'è anche lui, Luca Lotti, uomo fidatissimo del premier uscente. Il “biondo del giglio magico” lo definiva qualche tempo fa il Corriere della Sera. Classe 1982, uomo taciturno e restio alle interviste in tv, Lotti è accanto all’ex premier dai tempi della Provincia di Firenze. Dove c’è Renzi c’è anche lui, sostengono i maligni. Luca Lotti è stato voluto da Gentiloni nel nuovo governo come ministro dello Sport. Ma è soprattutto l’amicizia con l’ex premier a fare notizia. La sua presenza, nei giorni scorsi, veniva data quasi per certa nel nuovo esecutivo, ma la nomina allo sport ha sorpreso un po’ tutti dal momento che Lotti occupava la casella di potente sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri.

Luca Lotti chi è

Nella sua carriera Lotti è stato anche responsabile organizzazione del Pd, capo della segreteria di Matteo Renzi, deputato, responsabile degli enti locali del Pd e capo di gabinetto al Comune. All'indomani delle elezioni del 2013, Il Foglio ha pubblicato un lungo ritratto del personaggio.

Di Luca Lotti si sa che è diventato un personaggio centrale nella vita del Partito democratico dal giorno in cui Matteo Renzi ha cominciato la sua corsa per provare a conquistare la leadership del Pd e si sa che prima di arrivare ai vertici del partito era un semplice e fidato braccio operativo di un sindaco molto vivace e molto ambizioso e che ha sempre avuto un peso importante in tutte le scelte importanti fatte del sindaco di Firenze. Nulla di più.

Una cosa è certa:  “Lampadina”, questo il soprannome di Lotti (forse per i capelli) è diventato in breve la persona di cui Matteo Renzi semplicemente si fida di più. I due si conoscono nel dicembre del 2005, quando Renzi, che allora era presidente della provincia di Firenze, va alla Fiera della ceramica di Montelupo e conosce Lotti, consigliere comunale. La simpatia reciproca è immediata. Lotti aveva ventitré anni, militava nell’Azione cattolica e come Renzi aveva la tessera della Margherita.

Pochi mesi dopo è già nello staff di Renzi. Sceglie la politica, rinunciando a un posto sicuro in banca che gli viene offerto dopo la laurea in Scienze di governo e amministrazione e gestione delle risorse umane. Il 17 luglio del 2006 entra nello staff, a ottobre viene nominato capo dello staff. “A quei tempi, ricorda Lotti, non capivo nulla di politica, ma proprio nulla, e mai avrei immaginato che nella testa di Matteo ci fosse un percorso simile a quello che abbiamo visto in questi anni. A Matteo però non importava che capissi poco di politica. A lui andava bene così. Cercava qualcuno che in un certo senso fosse estraneo a questo mondo. E se ricordo bene, durante il colloquio, mi fece più domande di sport che di politica”.
 

Luca Lotti chi è

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