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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Blitz di Lega con M5s (e Forza Italia): Pd fuori dal governo ombra del Parlamento

Tutte le cariche della commissione speciale per gli atti di governo - che dovrà esaminare anche il Documento di economia e finanza - sono andate a Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia

"L'alleanza M5S-Lega è una realtà solida" lo scrive su Twitter il senatore del Pd, Ernesto Magorno, che dopo l'assegnazione degli incarichi nella commissione speciale del Parlamento per gli atti di governo accusa legehisti e pentastellati di spartirsi le poltrone "senza dar spazio alle minoranze".

Commissione speciale, presidenti Molteni e Crimi

Tutte le cariche della commissione speciale per gli atti di governo, che dovrà esaminare anche l'importante documento di economia e finanza, sono andate a Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia.

Il deputato leghista Nicola Molteni, con 27 voti su 40 componenti, è stato eletto presidente di quello che è una sorta di "governissimo" del Parlamento impegnato a dare un parere politico "sull'amministrazione corrente" del Governo Gentiloni in attesa che il Quirinali identifichi un presidente del consiglio incaricato per formera un nuovo esecutivo.

Sul nome di Molteni era stata raggiunta un'intesa tra pentastellati e Carroccio in una telefonata tra Di Maio e Salvini che avrebbe colto di sorpresa anche gli stessi alleati di centrodestra. "Questa maggioranza parlamentare è di fatto già politica" afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

Oggi a Montecitorio M5s e centrodestra si sono così suddivisi gli incarichi: Andrea Mandelli (Fi) e Giorgio Trizzino (M5S) sono stati eletti vicepresidenti e Paolo Russo (Fi) e Vittorio Ferraresi (M5S) saranno i segretari.

La scorsa settimana anche a Palazzo Madama erano state elette le cariche della commissione speciale: Vito Crimi (M5S) ne è stato eletto presidente, Giacomo Caliendo (Fi) e Erica Rivolta (Lega) vicepresidenti e segretari sono Flavia Malpezzi (Pd) e Giovanbattista Fazzolari (Fdi).

Consultazioni, la diretta dal Quirinale

Nel frattempo proseguono le consultazioni del Quirinale. Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono attesi a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi dopo pranzo, per le 15 circa. I tre leader del centrodestra faranno il punto prima di recarsi al Quirinale per l'incontro con Sergio Mattarella, in agenda per le 17.30. 

I venti di guerra sulla Siria complicano le consultazioni

"Credo che non ci voglia molta fantasia per immaginare che il Presidente sia preoccupato per l'escalation militare, e per le reazioni delle forze politiche in Italia" ha spiegato la capogruppo delle Autonomie del Senato Juliane Unterberger, dopo l'incontro con Sergio Mattarella, a proposito della crisi in Siria. 

La crisi siriana irrompe nelle consultazioni al Quirinale sulla formazione del governo e tutti i gruppi la pongono al centro dei colloqui con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo e confidando in una accelerazione delle trattative per trovare un'intesa.

In mattinata al Colle sono saliti i gruppi delle Autonomie e il Misto di Camera e Senato, formazioni che, ad eccezione della componente Noi con l'Italia rappresentata da Maurizio Lupi, non fanno parte della possibile maggioranza di governo. Ma i toni sono stati diversi rispetto alla settimana scorsa: nessuno infatti ha posto veti. 

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