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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Italia

"Governo aumenta le tasse, serve rivolta fiscale": Berlusconi alla manifestazione del 19 ottobre

Si ricompatta il centrodestra in vista della manifestazione indetta a Roma dalla Lega. A capo delle delegazione di Forza Italia Berlusconi manda il numero due del partito Tajani che attacca: "Rischiamo una patrimoniale e andranno a colpire i pensionati"

"Andremo in piazza San Giovanni per il bene e l'unità del centrodestra". Silvio Berlusconi dà il via libera alla partecipazione di Forza Italia alla manifestazione organizzata dalla Lega sabato 19 ottobre contro il governo Conte bis. L'ok definitivo durante una riunione che si è tenuta a palazzo Grazioli tra il Cav e lo stato maggiore azzurro, seguita da una nota stampa in cui il leader azzurro ha ufficializzato l'adesione all'iniziativa promossa da Matteo Salvini.

Sul palco di piazza San Giovanni vi sarà una delegazione di Forza Italia, forse lo stesso Berlusconi che vedrà Salvini e Meloni in Umbria qualche giorno prima, giovedì 17, in occasione di un appuntemento a Perugia nell'ambito della campagna elettorale per le elezioni regionali.

A capo delle delegazione, ci sarà il numero due del partito, l'ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani cui è affidato il compito di sottolineare le debolezze della politica economica del governo: "La Nota economica del Def - spiega Silvio Berlusconi - desta grande preoccupazione. Colpirà negativamente famiglie e imprese, porterà l'Italia nuovamente nella spirale della recessione. Anche per questa ragione Fi aderirà alla manifestazione contro le politiche del governo convocata per il 19 ottobre prossimo in piazza San Giovanni a Roma''. 

"Il governo aumenterà la pressione fiscale - rincalza Antonio Tajani - serve una rivolta fiscale contro scelte scellerate che costringeranno il Paese a pagare ancora di più".

"Per risolvere il problema dell'Iva devono trovare i soldi e i soldi non ci sono. Forse potranno trovare dei soldi dal reddito di cittadinanza e da quota cento ma non è sufficiente. Sarà una manovra tutta a deficit che farà aumentare il debito pubblico del Paese. Avremo nuovi contrasti con l'Ue e l'errore grave che ha commesso il governo è stato quello di chiedere la responsabilità della politica economica e finanziaria che porterà il commissario italiano ad avere uno scontro con l'Italia"

"Rischiamo una patrimoniale - sottolina Tajani - andranno a colpire i pensionati e questo è inaccettabile e ci mobiliteremo per impedire che i cittadini italiani siano tartassati."

Manovra 2020, c'è (più di) un problema: risorse incerte, rischio procedura Ue

Come avevamo già sottolienato l’8% degli interventi correttivi ipotizzati per il 2020 sono affidati a incrementi di entrate, di cui circa 7 miliardi deriverebbero da misure di contrasto all'evasione: un obiettivo piuttosto ambizioso che - come sottolineato anche dall'ufficio parlamentare di Bilancio - mette a rischio i conti.

I contabili parlamentari hanno fatto i conti e stroncano le ottimistiche previsioni stilate dall'esecutivo. I punti deboli individuati vertono sulle coperture che Pd e M5s hanno inscritto nella Nadef, tra cui i preventivati proventi della lotta all'evasione fiscale: 7 miliardi di euro di maggiori entrate che appaiono difficilmente raggiungibili se confrontato con i risultati tradizionalmente ottenuti su tale fronte.

Inoltre dai dati presentati dal Nadef si notano altri problemi che il governo, prima o poi dovrà affrontare

Manovra, previsto un boom della spesa pensionistica

Nei prossimi anni si verificherà un vero e proprio boom della spesa per le pensioni che passerà dai 276 miliardi del 2019 a 304 miliardi del 2022.

boom spese pensioni-2

Fonte dati NADEF 2019

Con la Manovra aumenteranno le tasse

Se aumentano le spese aumenteranno anche le imposizioni fiscali: nella nota di aggiornamento del documento di economia e finanza è riportato come si stimino maggiori entrate tributarie per 51 miiliardi tra il 2018 e il 2022, con un aumento della pressione fiscale di quasi mezzo punto. 

aumento delle tasse-2

Fonte dati NADEF 2019

Iva, disattivare gli aumenti costa sempre di più

Va ricordato inoltre come la disattivazione delle clausole di salvaguardia per impedire l'aumento Iva è una spada di damocle che ci portiamo dietro da anni e su cui pesa un snowball effect tutt'altro che trascurabile. Se nel 2016 costò solo 12 miliardi, il "prezzo" della garanzia sul disordine dei conti pubblici è già raddoppiato in soli tre anni. 

il costo delle clausole di salvaguardia-2

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