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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Dopo il 'fatto' arriva il 'vero-falso', ma questa Manovra non convince

Di Maio fa il bis sui social con una tabella che risponde ad alcune domande sulla legge di Bilancio. Ma mentre tra le fila del governo si fa festa, opposizioni, sindacati e associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra

Il successo social (e non) del fact checking di Luigi Di Maio sulle misure 'fatte' nella legge di Bilancio è stato talmente ampio da richiedere un bis. Stavolta il vicepremier, anche in risposta a chi aveva criticato alcune voci della sua lista, ha riproposto il format su Instagram, stavolta con una tabella del 'vero-falso' su quello che è stato detto sulla manovra del governo del cambiamento. 

Ma se da un lato ci sono i festeggiamenti di Lega e M5s, dall'altra emerge il malcontento delle opposizioni e dei sindacati, già pronti a scendere in piazza contro questa manovra economica da molti definita 'suicida', che con l'avvicinarsi del traguardo ha perso qualche pezzo per strada, anche per accontentare le richieste dell'Europa. Nel frattempo l'aula del Senato ha dato il via libera alla fiducia posta dal governo sulla manovra economica. I sì sono stati 167, 78 i no e tre astenuti.

Manovra, il 'vero-falso' di Di Maio

Sull'onda virale del 'fatto', commentato anche dall'ex conduttore di Art Attack Muciaccia, la seconda puntata arriva con il 'vero-falso' del vicepremier, che in questo modo ha cercato di placare gli animi su alcune voci della manovra: “Stanno girando un po' troppe balle di Natale sulla manovra del popolo, così ho fatto questo test. In questi giorni potrete utilizzarlo anche voi sottoponendo a parenti e familiari questi semplici quesiti”.  E via di seguito i chiarimenti, garantiti dal vice presidente del Consiglio, su aumento dell'Iva, taglio pensioni d'oro e normali, riduzione investimenti, superamento della Fornero e così via.

“Il mio elenco delle cose fatte - aveva detto questa mattina Di Maio parlando del suo fact checking su Facebook - è diventato virale, lo stanno usando molte aziende per fare gli auguri di Natale. Sono cose fatte perché entrano nella legge di bilancio'', ha spiegato Di Maio. ''Sono cose concrete, attuabili immediatamente. Per percepire gli effetti bisogna aspettare gennaio-febbraio”. 

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Manovra, opposizioni e sindacati sul piede di guerra

Ma se il governo fa festa per il maxi-emendeamento approvato in Senato, non si può dire certo lo stesso per i partiti all'opposizione. Dal Pd a Forza Italia, non sono mancati i commenti negativi verso la manovra, mentre sindacati e associazioni dei consumatori sono pronti a scendere in piazza per protestare.

In prima fila c'è il Partito Democratico, con Nicola Zingaretti che propone “a tutti i candidati alla segreteria di dare un segnale al Paese e organizzare insieme a gennaio in tutte le piazze delle città italiane una giornata straordinaria di mobilitazione”, e con Maurizio Martina che chiede di promuovere per sabato 29 dicembre davanti alla Camera “un presidio per la democrazia e l’Italia”, condividendo “la proposta di sviluppare questa mobilitazione anche a gennaio nelle piazze con presidi ovunque nel Paese”.

Pronte a scendere in piazza anche Cgil, Cisl e Uil che puntano il dito contro “una legge di bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale". "Per rispondere ad una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata e che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria, Cgil, Cisl e Uil sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazione nazionale a gennaio” fanno sapere i sindacati.

Cosa non cambia rispetto al passato nella manovra del "governo del cambiamento"

Durissimo il giudizio sul ddl bilancio anche di Fi e Fdi. Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, parla di “manovra recessiva” e dei “disastri prodotti sull’economia reale, con l’Italia ricaduta nuovamente in recessione, la terza in soli 10 anni”. “Occorre - sottolinea - prepararsi con le Forze pro-crescita in Parlamento e, fuori, ad un nuovo governo che sappia con velocità correggere e sanare tutte le storture prodotte in questi mesi, a cominciare da questa manovra, portando l'Italia sul sentiero della crescita''. Si tratta di una manovra “pessima” per Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d'Italia. “Non c'è la flat tax, l'unica cosa che aveva un senso - scandisce - Serviva uno choc fiscale che desse uno slancio ai consumi. Questa flat tax non c'è, è scomparsa, non ci sono meno tasse ma ci sono più tasse”.

Duro anche il commento del Codacons, con il presidente Carlo Rienzi che in una nota ufficiale definisce la legge di Bilancio una “manovra contro il popolo”: “L'incremento abnorme dell'Iva nelle clausole di salvaguardia,  l'aumento delle tasse, i mancati risarcimenti ai risparmiatori traditi, i provvedimenti contro le Onlus e le associazioni di volontariato e la mancata eliminazione del contributo unificato per chi avvia azioni legali a favore dei più deboli, fanno di questa manovra la peggiore legge di bilancio degli ultimi anni. È semplicemente vergognoso che Luigi Di Maio rilasci dichiarazioni affermando il falso e raccontando che questa è la manovra del Popolo, perché questa è la manovra contro il popolo che farà male ai cittadini e all'economia del Paese”.

La manovra dall'iter 'non convenzionale'

Che la manovra avrebbe avuto un iter poco 'convenzionale' si era capito fin dall'inizio, quando il governo ha deciso di coprire parte delle misure attraverso l'indebitamento, portando il deficit al 2,4%. Dopo una trattativa lunga e tortuosa, per evitare l'avvio di una procedura d'infrazione da parte dell'Ue, è stato raggiunto un compromesso che prevede la riduzione dell'indebitamento al 2,04% per il prossimo anno. Il taglio va inoltre parametrato al nuovo livello di crescita del prodotto interno lordo, che l'Italia ha accettato di rivedere all'1%.

Nella lettera che ha inviato a Bruxelles, con le modifiche che poi sono state inserite nel ddl bilancio, le risorse per la riforma della legge Fornero, con l'introduzione di quota 100, vengono ridotte di 2,7 miliardi; mentre per il reddito di cittadinanza il taglio ammonta a 1,9 miliardi. Inoltre per far quadrare i conti è stato necessario tagliare alcune agevolazioni e crediti d'imposta e ridurre alcuni fondi, aumentare le tasse sui giochi e le dismissioni degli immobili pubblici.

Gli 'spin-off' della manovra

Dal provvedimento, che dal primo gennaio dovrà entrare in vigore per evitare l'esercizio provvisorio, sono già previsti due 'spin off': i decreti legge che conterranno le norme attuative del reddito di cittadinanza e della quota 100 per le pensioni. Mentre un piccolo pezzo di manovra si è già staccato, diventando un provvedimento ad hoc, approvato dal Cdm insieme alla nota di variazione della manovra. Si tratta delle misure che interessano il noleggio con conducente (Ncc), che nelle ultime convulse ore di lavoro al Senato sono state 'espunte' dal ddl per mancanza di coperture. Stessa fine ha fatto la proroga della graduatoria delle assunzioni a tempo indeterminato, che però è stata cancellata per problemi di congruenza con altre norme contenute nel provvedimento. Di seguito riportiamo le misure contenute nel testo approvato dal Senato con le ultime novità.

Reddito di cittadinanza e Quota 100

Taglio dei fondi per la realizzazione del reddito di cittadinanza e della riforma delle pensioni, con l'introduzione di quota 100. Le risorse sono fissate rispettivamente in 7,1 miliardi e 4 miliardi.

Clausole di salvaguardia e aumento dell'Iva

Nel 2020 l'Iva aumenterà di 23,1 miliardi; l'anno successivo diventeranno 28,7 miliardi. E' l'effetto del ritorno 'integrale' delle clausole di salvaguardia.

Tasse locali, stangata su cittadini e imprese

Stangata in arrivo per cittadini e imprese. Secondo la Cgia dal 2019 gli italiani rischiano di pagare almeno 1 miliardo in più, a seguito della rimozione del blocco delle aliquote dei tributi locali introdotta nella manovra di Bilancio.

Saldo e stralcio per le cartelle

Saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà economica. La misura consentirà ai ''debitori che versano in una grave e comprovata situazione'' di regolarizzare a costi ridotti la propria posizione. La sanatoria interessa i carichi affidati all'agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e prevede diverse percentuali di pagamento, a seconda della situazione Isee: 16% per i redditi fino a 8.500 euro; 20% fino a 12.500 euro; 35% fino a 20.000 euro.

Novità per mamme e papà

Le neo mamme potranno restare al lavoro fino al nono mese di gravidanza, mentre i papà hanno diritto a 5 giorni di congedo parentale. Sale inoltre il bonus per gli asili nido, da 1.000 euro a 1.500 euro. Vengono anche assegnati incentivi per l'acquisto di seggiolini per le auto 'anti abbandono'.

Rimborsi delle banche

I risparmiatori truffati potranno ottenere un indennizzo, pari al 30% della quota persa, senza dare ricorso all'arbitrato. Inoltre potranno fare causa alle banche per la parte di danno eccedente il risarcimento corrisposto.

La web tax

Web tax al 3% per le imprese che si occupano di commercio ma anche quelle che vendono dati e fanno pubblicità online. Il prelievo interessa ''i soggetti esercenti attività d'impresa che singolarmente o a livello di gruppo, nel corso di un anno solare realizzano'' uno dei seguenti risultati: un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferiore a 750 milioni; un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferiore a 5,5 milioni.

Eco-tassa e bonus

Bonus fino a 6.000 euro per chi acquista un'auto ecologica rottamando un vecchio veicolo, e malus fino a 2.500 euro per chi ne prende una inquinante. Il contributo è previsto anche per l'acquisto dei motorini elettrici o ibridi, fino a un massimo di 3.000 euro per chi rottama un vecchio mezzo.

Venture Capital

Il 15% degli introiti statali incassati da utili e dividendi delle partecipate del ministero dell'Economia dovranno essere reinvestiti in fondi di venture capital.

Soldi per riparare le buche di Roma

L'Esercito salverà Roma dalle buche. ''Al fine di fronteggiare l'emergenza della sicurezza stradale - si legge nel testo - è autorizzata l'assegnazione a Roma capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l'anno 2019 e a 20 milioni di euro per l'anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del ministero della Difesa'', attraverso l'Esercito.

Taglio delle pensioni d'oro

Il contributo sulle pensioni d'oro sarà del 15% per i redditi tra 100.000 e 130.000 euro e andrà a salire fino ad arrivare al 40% per quelli superiori a 500.000 euro. Le fasce sono complessivamente 5 e, oltre alla minima e la massima, è previsto un prelievo: del 25% per i redditi tra 130.001 e 200.000 euro; del 30% per i redditi tra 200.001 e 350.000 euro; del 35% per i redditi tra 350.001 e 500.000 euro.

Pensioni e indicizzazione

Taglio dell'aumento delle pensioni, in base all'incremento dell'inflazione. La misura avrà un effetto di riduzione degli assegni di 2,3 mld in 3 anni. Gli assegni saranno rivalutati al 100% per gli importi fino a 3 volte il minimo (1.521 euro); del 97% per gli importi tra 3 e 4 volte il minimo; del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo; del 52% per gli importi tra 5 e 6 volte il minimo; del 47% per gli importi tra 6 e 8 volte il minimo; del 45% per gli importi tra 8 e 9 volte il minimo; del 40% per gli importi superiori a 9 volte il minimo.

Flat tax per i pensionati

Tasse al 7% per i pensionati che vivono all'estero e che si trasferiscono al Sud. Le persone titolari di redditi da pensione di fonte estera potranno accedere a un'imposta sostitutiva sui redditi se trasferiscono la propria residenza in una città con popolazione non superiore a 20.000 abitanti e collocata in una delle seguenti regioni: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia.

Stabilimenti balneari

Proroga di 15 anni per le concessioni degli stabilimenti balneari. La misura si rende necessaria, si legge, ''al fine di garantire la tutela e la custodia delle coste italiane affidate in concessione, quali risorse turistiche fondamentali del Paese, e tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari''.

Costo del lavoro e premi Inail

Taglio del costo del lavoro, attraverso la riduzione dei premi Inail, per un ammontare pari a 410 milioni nel 2019, 525 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021.

Irap e Ires

Azzeramento del credito d'imposta per i beni strumentali nuovi; abrogazione del credito d'imposta Irap; stop alle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali (misura che colpisce in particolare la Chiesa) dovrebbero portare risparmi per mezzo miliardo nel prossimo anno.

Giro di vite sui giochi

Aumenta il prelievo nel settore dei giochi attraverso un rialzo del Preu e la riduzione delle percentuali minime di pay-out.

Assunzioni 'congelate' nella PA

Gli enti pubblici non economici, le università, i ministeri (compresa la presidenza del Consiglio) non potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato fino a novembre del 2019.

Salta la proroga per le graduatorie

Salta la proroga della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici, per le assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, compresi i comparti sicurezza, università e difesa. La norma, contenuta nella bozza del maxiemendamento al ddl bilancio, è stata espunta dal testo in quanto le misure non sono compatibili con altri capitoli contenuti nella manovra. I commi che vengono eliminati prevedevano che ''l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, vigenti al 31 dicembre 2018'' e relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni, venissero prorogati al 31 dicembre 2019.

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