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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il marito di Kyenge con la Lega, l'eurodeputata: "Matrimonio finito"

L'ex ministro Cecile Kyenge ha commentato la decisione del marito Domenico Grispino di candidarsi alle prossime elezioni comunali nelle fila della Lega: "È l'ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto: il divorzio"

A tutti è garantita la "libertà di candidarsi" con chi si ritiene più giusto. Con queste parole l'ex ministro Cecile Kyenge ha commentato la decisione del marito Domenico Grispino di candidarsi alle prossime elezioni comunali nelle fila della Lega Nord del comune di Castelfranco Emilia, nel modenese.

"È l'ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto: il divorzio" ha scritto in una nota stampa Kyenge.

"Non c'è nessuna novità, salvo il fatto che si stia finalmente avvicinando la data dell'udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio; udienza da me richiesta ormai mesi addietro".

"Ho così cercato da tempo di mettere un punto finale all'episodica ed indecorosa esibizione delle questioni familiari, e posso capire le fibrillazioni della vigilia dell'udienza stessa -conclude Kyenge -. Le questioni politiche che mi vedono impegnata da anni, e nelle quali intende legittimamente impegnarsi pure mio marito, devono essere tenute al di fuori della cerchia familiare. Questo succede in tutte le famiglie che si impegnano nella cosa pubblica con etica e rispetto. Lo pretendo in primis per il rispetto delle nostre figlie e dei nostri rispettivi cari".

Il marito di Cecile Kyenge candidato con la Lega

Domenico Grispino aveva annunciato la sua candidatura in una intervista a La Zanzara su Radio 24. "Sono a favore dello slogan 'aiutiamoli a casa loro' - aveva detto il marito dell’ex ministro spiegando di non aver parlato della propria decisione con la moglie.

Cecile Kyenge è stata ministro per l'integrazione del governo Letta. Terminato il mandato da ministro nel febbraio 2014, si era candidata alle elezioni europee con il Pd nella circoscrizione del Nord-Est, ottenendo 92.898 preferenze. Appena venti giorni fa Roberto Calderoli è stato condannato in primo grado a 18 mesi dal Tribunale di Bergamo per diffamazione, con l'aggravante dell'odio razziale, per aver apostrofato l'ex ministro come "orango" nel corso della festa della Lega di Treviglio.

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