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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Penale per Dall'Osso? Di Maio frena ma Forza Italia incoraggia Salvini al "ribaltone"

Il passaggio del Deputato 5stelle al gruppo parlamentare di Forza Italia è il primo risultato dell'operazione "adotta un grillino" annunciata mesi fa da Berlusconi. E al Senato il cambio di maggioranza non è poi così lontano

Matteo Dall'Osso dovrà pagare la penale da 100mila euro? "Voglio capire prima cosa è successo" spiega il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio: "Conosco Matteo e Forza Italia è la cosa più lontana da lui. Non è una persona che fa queste cose. Voglio capire prima cosa è successo, perché ha fatto questa scelta".

Nel nuovo codice etico pentastellato, in vigore dall'anno scorso, si legge come in caso di "abbandono del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro gruppo parlamentare vige l'obbligo di pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni  - a titolo di penale - la somma di euro 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri per l'elezione del parlamentare stesso"

Il capogruppo pentastellato alla Camera Francesco D'Uva spiega come siano prive di fondamento le indiscrezioni ventilate da parte della dirigenza M5s sulla "punizione" inferta per il passaggio del deputato dal gruppo parlamentare del M5S alla Camera a quello di Forza Italia: "Nessuno ha mai chiesto la penale a Dall'Osso, chi dice questo afferma il falso. Umanamente sono dispiaciuto per la decisione di Matteo, vederlo sul palco di Forza Italia mi ha colpito profondamente".

"Adesso però basta strumentalizzazioni. Incrementiamo il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 10 milioni per l'anno 2019". 

Proprio sul fondo per la disabilità si sarebbe consumato lo strappo tra Matteo Dall'Osso e il gruppo del Movimento 5 stelle. Dall'Osso a puntato il dito contro gli ex colleghi, 'rei' di aver respinto alcuni suoi emendamenti a favore dei disabili. 

Dall'Osso, 40enne bolognese al secondo mandato da deputato, è affetto da sclerosi multipla dal 2003. L'emendamento che potenziava il fondo per i disabili, all'origine dell'addio al M5s, non è passato per la mancanza di coperture economiche.

"Ma parliamo di 10 milioni di euro per tre anni"

Passare dal M5s al partito berlusconiano è una mossa forte, inedita e a sorpresa, e il suo giudizio su cosa sia oggi il M5s è durissimo: "Non ha cambiato strada, sono le persone che si sono modificate col tempo e sono stati modificati gli obiettivi iniziali. Sono passati da uno vale uno a uno è uguale all'altro, ma non è così".

"Hanno usato la mia malattia come una bandiera ma io non posso accettare certe ingiustizie".

"Lo abbiamo lasciato indietro -  scrive su Facebook la senatrice M5S 'ribelle' Elena Fattori - Sono triste perché lasciamo indietro tante persone deboli. Sono triste perché nessuno doveva rimanere indietro. Sono triste perché così vince la vecchia politica. Sono triste perché perde chi ha sognato".

Operazione 'adotta un grillino' lanciata da Forza Italia

Matteo Dall'Osso lasciando il gruppo del Movimento 5 stelle ha spiegato di aver la convinzione di come "il presidente Berlusconi mi consentirà di lavorare liberamente per gli altri“. Oggi si è presentato sul palco della manifestazione contro la manovra giallo verde organizzata da Antonio Tajani.

Ma lo scouting di Forza Italia verso i 5stelle era iniziato tempo fa. L'operazione 'adotta un grillino' è partita ad Arcore pochi giorni dopo il 4 marzo: presentando le 'matricole azzurre' in Parlamento, Silvio Berlusconi aveva lanciato un appello per scongiurare il voto anticipato nonostante la vittoria di M5S e Lega: ''ognuno di voi deve farsi amico un grillino e convincerlo a non staccare la spina a questa legislatura...''.

Da allora il pressing sugli 'scontenti' della linea Di Maio non è mai finito. Nelle ultime settimane il Cav, non a caso, va ripetendo che bisogna ascoltare il malessere che c'è nella maggioranza, soprattutto tra i grillini, consapevole che le truppe pentastellate siano un mondo tutto da scoprire, non certo un esercito compatto. Basta monitorarlo con attenzione proprio lì dove si annidano i maldipancia più forti.

L'ex premier è convinto che le continue divisioni interne al M5S e lo scontro quotidiano con la Lega su vari temi sensibili del 'contratto di governo' nel pieno della manovra sono terreno favorevole per far cadere il governo Conte.

Berlusconi tenta Salvini: il ribaltone è possibile

L'obiettivo del leader forzista è raccogliere parlamentari per tornare a palazzo Chigi, perchè i 'numeri' per un ribaltone, soprattutto al Senato ci sono, allontanare Di Maio da Salvini, rafforzare Fi e scacciare lo spettro di un nuovo voto.

Al Congresso nazionale dei giovani di Fi Berlusconi aveva parlato per la prima volta della concreta possibilità di una nuova maggioranza di centrodestra, formata grazie anche al voto di tanti 'parlamentari responsabili', soprattutto tra i Cinque stelle, a cominciare dagli ex.

La caccia allo scontento è partita soprattutto verso il mondo pentastellato, ma non solo. C'è chi tra gli azzurri scommette che ''Silvio alla fine voglia arrivare a dire a Salvini 'la maggioranza c'è ma il candidato non sei tu'', e c'è chi, invece, pensa che ''in corso sia una 'campagna acquisti' a 360 gradi, non limitata solo ai grillini, perchè il Cav conta tornare nella stanza dei bottoni, con o senza la Lega''.

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Ma un ribaltone è davvero possibile? Antonio Tajani dal palco dell'Hotel Ergife dove è in corso la kermesse di Forza Italia ne è sicuro: "Dopo le elezioni europee credo che sarà possibile un governo alternativo" a quello di M5S-Lega, con dei parlamentari responsabili in grado di assicurare la governabilità, insieme al centrodestra". Secondo il vicepresidente di Fi "non ci può essere un governo alternativo, in ogni caso, senza il partito azzurro".

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