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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Salvini: tra felpe e uova il sud lo contesta

Il leader del Caroccio gira l'Italia in vista delle regionali ma al sud le cose non vanno bene: contestazioni e scontri con la polizia. Dalla Puglia sono arrivati anche i "vaff". La questura di Roma gli ha sconsigliato di passare per il quartiere di Garbatella. Ma lui non molla e continua il suo tour per le zone "popolari" del Paese

L'arrivo di Salvini ha scosso la Puglia: prima la contestazione a Lecce e poi quella di Foggia, dove le tensioni tra i manifestanti e la polizia non sono mancate. Le proteste erano state annunciate già nei giorni scorsi e così il leader del Carroccio è stato accolto con cori da stadio e non sono mancati i "vaff". Poco dopo sono partiti i lanci di uova e le cariche sui manifestanti da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Durante le tensioni una ragazza è rimasta ferita ed è stato necessario l'intervento di un'ambulanza.

VIDEO - FOGGIA, CONTESTATO SALVINI: LA POLIZIA CARICA

Non si può negare che la presenza di Matteo Salvini generi, oltre che tensioni e contestazioni, anche dibattito politico e non solo sui giornali. A Foggia per strada chi difendeva il leader si è messo a litigare con alcuni degli organizzatori della contestazione e da qui è nato un breve dibattito sul un partito che una volta chiamava "terroni" quelli che adesso vorrebbe come alleati politici

VIDEO - SALVINI FA LITIGARE I FOGGIANI

"FOGGIA E LECCE NON TI VOGLIONO" - Le cose non sono andate meglio a Lecce, dove l'altro Matteo aveva organizzato un comizio elettorale. Anche qui sono partite le uova e gli insulti e il giorno dopo è scattata la polemica, visto che alcuni organi d'informazione hanno affermato che ad accogliere il segretario leghista ci fossero più contestatori che persone interessate al suo comizio. Così il coordinamento regionale "Noi con Salvini" ha mandato un comunicato stampa per la rettifica. I nostri colleghi di Lecceprima hanno anche deciso di rispondere, precisando che non si trattava di una questione di "guerra di numeri" ma di un dato verificato dai cronisti.

Lecce: Salvini arriva, scatta la protesta | Foto di Lecceprima

"A ROMA SCONSIGLIAMO DI VENIRE" - Da quando il numero uno del Carroccio ha lanciato il suo progetto politico per conquistare politicamente anche le regioni del sud d'Italia, le contestazioni non si sono fermate, anzi. In occasione del raduno della Lega in piazza del Popolo, a Roma è stata organizzata una manifestazione ad hoc il cui nome era tutto un programma: "Mai con Salvini" a cui hanno preso parte diversi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo (Zerocalcare, Elio Germano, Valerio Mastandrea) i quali hanno tutti caldamente sconsigliato al leader della Lega di recarsi nella Capitale.

Lui non ha mollato e ci tornerà subito dopo le date pugliesi. Ma questa volta a dire "meglio che non vieni" non sono stati i contestatori, ma direttamente la questura di Roma: al leader è stato caldamente sconsigliato di recarsi in alcune zone, in particolare nel popolare quartiere di Garbatella, dove già negli anni scorsi alcuni personaggi della destra non graditi agli abitanti erano stati contestati, anche durante visite non ufficiali. Senza tenere conto che l'inaugurazione della nuova sede di "Noi con Salvini" è stata rinviata, dopo che nella notte è stata imbrattata da scritte contro il leader del Carroccio. “Tutto è slittato per motivi di ordine pubblico” conferma il capogruppo di "Noi con Salvini" capitolina Marco Pomerici che però aggiunge: “Non ci faremo intimidire”.

Intanto alcuni abitanti di Garbatella hanno confermato l'atmosfera che si respira in quartiere da quando gira la voce che il leader della Lega potrebbe arrivare: "Venisse sì ma a suo rischio e pericolo". Tra loro anche l'attore de "I Cesaroni" Claudio Amendola. 

GUARDA IL VIDEO: SALVINI VA A GARBATELLA, GLI ABITANTI RISPONDONO

LE FELPE, LE MAGLIETTE E LA DETERMINAZIONE - Ma Matteo non si scoraggia, anzi: il suo nuovo progetto politico in vista delle regionali, che sogna di portare alla Lega anche le amministrazioni del meridione, andrà avanti. Non a caso dopo aver sfoggiato in molte occasioni felpe dedicate a personaggi e città del nord, adesso Salvini ha cambiato mise: durante gli ultimi comizi ha sfoggiato una serie magliette per la nuova stagione politica, dedicate alle regioni e alle città del sud

Le magliette e le felpe di Salvini

Non solo: il suo tour alla ricerca del "popolo italiano" non si ferma. Non a caso le location per apparizioni e comizi della Lega sono sempre in zone di periferia, quartieri popolari e voraci, dove poter (come successo a Foggia) scatenare più che il dibattito la polemica politica. Perché se una volta a rubare il lavoro erano i meridionali (o meglio i terroni, come adorava definirli uno dei predecessori di Matteo, Umberto Bossi) adesso il problema sono i migranti, i rifugiati e chi scappa dalla guerra. Non a caso le sue simpatie in parlamento europeo propendono per i partiti della destra ultranazionalista, come l'indomabile Marine Le Pen, che non poche volte ha ammesso da essere affascinata dal suo carisma. 

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