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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Migranti, che cosa sono i "movimenti secondari" e perché l'Italia punta i piedi

La nuova proposta mirerebbe ad aumentare le responsabilità per i Paesi alle frontiere esterne dell'Europa. E Salvini "minaccia" di rivedere il contributo al bilancio europeo

L'Italia non accetta che al pre-vertice europeo sui migranti in programma domenica prossima si arrivi con una soluzione predefinita. E per questo da Palazzo Chigi trapela una certa "irritazione" per la bozza di documento che ieri è stata fatta filtrare da Bruxelles.

Il tema dei migranti è stato al centro dell'incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e poi, nel pomeriggio, del vertice tra lo stesso presidente del Consiglio e i suoi due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, presente anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.

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A Tusk, ha spiegato lo stesso Conte su Twitter, "ho anticipato che al pre vertice di Bruxelles non sono disponibile a discutere dei 'secondary movements' senza prima aver affrontato l'emergenza dei 'primary movements' che l'Italia si ritrova ad affrontare da sola". Dunque il governo sul tema ha scelto la linea dura, senza sconti, anche se sono in corso contatti e trattative con gli altri leader europei.

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Della riunione di domenica e poi del successivo vertice Ue di fine giugno si è poi parlato nel corso dell'incontro tra Conte, Salvini, Di Maio e Moavero, che ha fatto slittare di un'ora l'inizio del Consiglio dei ministri. E che si è svolto mentre da Bruxelles iniziava a circolare una bozza di documento, che non è stata ben accolta a Palazzo Chigi. Tanto che, a sera, dalla Presidenza del Consiglio si fa sapere che sarebbe "inaccettabile" per l'Italia se al pre-vertice europeo di domenica prossima fosse tutto già deciso in partenza e in particolare se fosse messa in carico al Paese la questione dei migranti di 'secondary movement'.

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L'Italia, dunque, intende far valere i propri interessi, tanto che Salvini arriva a minacciare la possibilità di rivedere il contributo al bilancio europeo. "Confidiamo - ha detto oggi - nel buon senso dei colleghi europei anche perché non vorremmo arrivare a ridiscutere il finanziamento italiano all'Unione europea". Altrimenti, se ci fosse una soluzione già decisa e contraria agli interessi italiani, per il ministro dell'Interno, "non andiamo nemmeno, risparmiamo i soldi del viaggio".

Che cosa sono i "movimenti secondari"

I "movimenti secondari", tema al centro del summit sui migranti convocato per domenica, sono gli spostamenti dei richiedenti asilo tra i vari Stati dell'Ue. Secondo il Regolamento di Dublino ogni domanda di asilo deve essere lavorata da un solo Stato membro.

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La nuova proposta (che l'Italia non pare disposta ad accettare) mirava ad aumentare le responsabilità per i Paesi alle frontiere esterne come l'Italia, cristallizzando il principio per cui un richiedente asilo non possa influenzare la determinazione dello Stato membro competente della propria domanda. 

Francia e Germania hanno chiesto accordi bilaterali per facilitare il trasferimento nei Paesi di primo ingresso dei richiedenti asilo che si muovano nell'Ue. Il ministero dell'Interno tedesco ha persino minacciato di respingere alla frontiera i richiedenti asilo che si siano già registrati in un altro Paese Ue. L'Italia non accetterà una soluzione del genere: secondo il governo Conte infatti una normativa simile aumenterebbe a dismisura le domande di asilo a cui deve far fronte quale Paese di primo approdo (molto spesso l'Italia) di gran parte dei richiedenti asilo.

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