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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Italia

Papa Francesco chiede solidarietà per i migranti, Salvini durissimo: "Decido io"

L'appello di Papa Francesco arriva dopo l'acuirsi della nuova crisi - tutta politica - sulla gestione della vicenda delle due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye. Salvini: "Parlino Di Maio, Fico, la Chiesa... sui migranti decido io". Toninelli: "Non serve un decreto per chiudere i porti"

Se il ministro Toninelli si smarca dal caso migranti spiegando che "un decreto di chiusura dei porti non serva non essendo alcun porto italiano interessato alle operazioni", Papa Francesco è intervenuto rivolgendo un appello ai leader europei. 

La vicenda è quella nota delle due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye, che da giorni aspettano indicazioni su un porto che accolga i migranti soccorsi in mare, e il Santo Padre ha chiesto per loro "concreta solidarietà".

"Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare - dice Francesco dopo la recita dell'Angelus - Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone".

Il Papa aveva già lanciato un anatema durissimo durante la prima udienza generale del 2019: "Meglio vivere da atei che andare in Chiesa e poi odiare gli altri". Un richiamo che a molti è parso tutt'altro che casuale.

La Chiesa di Lampedusa: "Aprite i porti"

L'appello di Papa Francesco arriva dopo l'accuirsi della nuova crisi - tutta politica - sulla gestione del problema migratorio e i contrasti che agitano anche la maggioranza di Governo che ora parla con due voci spesso contradittorie, quella dei due vicepremier Di Maio e Salvini. 

Se il leader del Movimento 5 stelle abbraccia, almeno in parte, le ragioni dell'accoglienza, il leader leghista vuole portare avanti la linea dura dei "porti chiusi". 

Di Maio: "Prendiamo donne e bambini". Salvini sbotta: "Basta ricatti"

"Si all'accoglienza di donne e bambini" spiega infatti Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera. "Abbiamo dato la disponibilità ad accogliere circa dieci persone: si tratta di donne e bambini e sia Malta sia Sea Watch fanno ostruzionismo, non permettendo lo sbarco e tenendoli a bordo".

"Che sbarchino a Malta e li accoglieremo".

Tuttavia Di Maio gioca sul fine politichese delle parole: "Sono d'accordo (con Salvini, ndr) sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell'Unione Europea sui migranti".

Saviano contro Salvini: "Smetti di fare il pagliaccio"

Dal canto suo Matteo Salvini ribadisce l'anatema dei "porti chiusi" e in un colloquio con il Messaggero spiega "in materia di migranti quello che decide sono io".

"Sui migranti parlino Di Maio, Fico, la Chiesa, ma in Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io".

"Non si possono fare concessioni sui principi  - afferma Salvini - il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia". Quanto alla posizione della Chiesa, Salvini sostiene: "Alla Cei che critica, dico, sull'accoglienza abbiamo già dato. E comunque solo qualche pretone fa polemica. Vada una mattina in chiesa e vedrà come la pensano i fedeli e anche i parroci".

Gli sbarchi tornano al livello del 2012

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