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Venerdì, 19 Aprile 2024
AFGHANISTAN

Rientrata a Roma la bara dell'appuntato Braj. Ad attenderlo, il figlioletto di 8 mesi

E' atterrato all'aeroporto di Ciampino il feretro del militare italiano morto lo scorso 25 giugno in un attentato contro un campo d'addestramento. A rendergli onore, i presidenti Schifani e Fini.

E' atterrato allo scalo romano di Ciampino il C130 dell'aeronautica militare con a bordo il feretro di Manuele Braj, 30enne appuntato scelto, morto lo scorso 25 giugno travolto dall'esplosione di un razzo scagliato contro un campo d'addestramento in Afghanistan.

A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto interforze mentre a far scendere la bara, avvolta dal tricolore  dall'aereo sono stati i commilitoni del 13° reggimento Friuli-Venezia Giulia. Il commilitone di Manuele Braj.

Ad attendere 'papà Manuele' il figlioletto Manuel di soli 8 mesi e la moglie Federica, accompagnata dai genitori del militare di Galatina (Lecce), Santo ed Annamaria.

Schierati sotto l'aereo, oltre al presidente del Senato Renato Schifani, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed ai familiari di Manuele Braj, tra gli altri anche il sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. di Corpo d'Armata Biagio Abrate, il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, Generale di Corpo D'Armata, Leonardo Gallitelli, l'ambasciatore dell'Afghanistan a Roma con l'addetto militare.

Sarà presente invece alla camera ardente allestita all'ospedale militare del Celio il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

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