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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Minoranza Pd all'attacco sulle tasse, Renzi: "Noi le riduciamo, loro ci dicono di smettere"

Dopo gli attriti su referendum e Italicum nei Dem lo scontro si sposta sulla pressione fiscale. Speranza: "Le priorità di un partito di sinistra devono essere gli investimenti". Il premier: "Non capisco le polemiche"

Dopo le polemiche su referendum costituzionale e Italicum, il premier Matteo Renzi deve fare i conti con un'altra grana interna. Il tema questa volta sono le misure prese dal governo in materia fiscale, e nello specifico l'abolizione dell'Imu e il bonus di 80 euro in busta paga, che il leader della minoranza Dem, Roberto Speranza, ha definito "un errore grave". 

"Il tema del fisco è molto serio - ha scritto su Fb il dirigente dem - e non si può affrontare con le caricature come in queste ore fa purtroppo il segretario del Pd nei confronti della sua minoranza interna. Meglio essere chiari".

"Per me - prosegue - se togli la tassa sulla prima casa anche ad un miliardario, come purtroppo abbiamo fatto, commetti un errore grave. È una scelta inutile perché non produce sviluppo ed iniqua perché finisce col dare di più a chi già ha di più. La stessa politica dei bonus non mi pare abbia prodotto grandissimi risultati. Più in generale ridurre le tasse ha un moltiplicatore di crescita 0,8 fare investimenti 2,5/3". Nelle prossime scelte di bilancio - conclude Speranza - le priorità per me devono essere gli investimenti ( es. sanità, scuola, infrastrutture) e le misure a sostegno dei ceti più deboli e delle aree del disagio".

LA REPLICA DEL PREMIER - Ma Renzi non ci sta, bolla le polemiche come pretestuose e nella sua enews rivendica i risultati dell'esecutivo. "Ad agosto - ha osservato inizialmente Renzi - si parla di tanti temi, alcuni interessanti altri incomprensibili e giustificati solo dalla penuria di notizie diverse. Ma quello che non riesco a capire - lo confesso - è il dibattito sulle tasse".

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Renzi ricostruisce la genesi delle polemiche, scaturite a suo dire dalla decisione del governo di scongiurare l'aumento di una tassa aeroportuale "che avrebbe molto danneggiato i nostri scali". "In qualsiasi Paese - ha osservato il capo del Governo - una notizia del genere sarebbe salutata con un sobrio evviva. E da noi, invece? Polemiche per una settimana!". 

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"Autorevoli esponenti della maggioranza (precisamente esponenti della minoranza del mio partito) intervengono - ha detto ancora il premier - per dire che bisogna smetterla di ridurre le tasse. Perché una parte dei politici italiani pensa che ridurre le tasse sia un errore". 

Secondo Renzi "quelli che per anni hanno parlato e comunque aumentato le tasse lasciamoli parlare ancora. Non disturbiamo i loro monologhi. Noi possiamo e dobbiamo fare una sola cosa: continuare a ridurre le tasse per i cittadini, fare di tutto per incentivare il lavoro e produrre ricchezza, perché solo così riparte la nostra economia. Tutto il resto è solo noia (o bufale: qualcuno ha provato a diffondere la notizia che all'importo del canone Rai in bolletta fosse applicata l'Iva, roba da matti)".

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