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Martedì, 16 Aprile 2024
Lavoro

Mobilità, partite Iva e welfare: le modifiche alla Riforma del lavoro

Via libera delle commissioni Camera a emendamento al dl Sviluppo, frutto di un accordo tra governo e partiti di maggioranza. Le correzioni alla riforma del lavoro riguardano le disposizioni sugli ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata.

Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera alle modifiche alla Riforma del lavoro che ha recentemente ottenuto l'ok del parlamento.

E' stato approvato un emendamento al decreto sviluppo frutto di un accordo tra i partiti di maggioranza e il governo.



Le correzioni alla riforma del lavoro riguardano le disposizioni sugli ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata.

Queste le principali novità.



ALIQUOTE PREVIDENZIALI PARTITE IVA E COCOPRO. Rimane al 27% nel 2013 e sale al 28% (invece che al 29%) nel 2014 il contributo previdenziale dovuto per le Partite Iva e i co.co.pro. Resta fermo tuttavia che l'aliquota dovrà passare progressivamente al 33% a decorrere dal 2018. Dall'altra parte però viene prevista l'accelerazione dell'incremento delle aliquote per i pensionati che hanno un altro reddito da lavoro: la riforma Fornero prevedeva di arrivare al 24% entro il 2018, mentre con l'emendamento approvato dalle commissioni i tempi si accorciano al 2016.



MOBILITA'. Si allunga di un anno, al 31 dicembre 2014, l'uso della mobilità così come prevista nelle regole attuali. Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, si invece è opposta alla richiesta di rinviare di un anno l'entrata in vigore dell'Aspi.



CONTRATTI A TERMINE CON PAUSE PIU' CORTE PER STAGIONALI. Nei casi di contratti a termine, in particolare per i lavoratori stagionali, si accorciano gli intervalli previsti dalla riforma tra un contratto e l'altro. Gli apprendisti potranno essere assunti in somministrazione a tempo indeterminato.



PARTITE IVA 'FALSE'. I requisiti per distinguere tra Partite Iva 'false' e Partite Iva 'vere' (ad esempio la monocommittenza e il reddito minimo) verranno calcolati su due anni invece che su un solo anno.



LAVORO ACCESSORIO FINO A 3MILA EURO CON SOSTEGNI AL REDDITO. Per l'anno 2013 viene salvaguardata la possibilità per i lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociali di offrire prestazioni di lavoro accessorio, in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, e nel limite massimo di 3mila euro.



OK CIG IN AZIENDE IN CRISI FINO A TUTTO 2015. Le aziende ammesse alle procedure concorsuali che hanno "prospettive di continuazione o ripresa dell'attività e di salvaguardia, anche parziale", dei livelli occupazionali, potranno ricorrere alla cassa integrazione fino a tutto il 2015.

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